Festival dei portici di Bologna 2024: musica ed eventi a inizio giugno

Eventi lungo una intera settimana con una breve anteprima. Progetto di Palazzo d’Accursio nelle scuole per prendersi cura di uno dei simboli della nostra città. Kit agli studenti per pulire scritte e tag

Bologna, 18 marzo 2024 – La grande festa urbana per celebrare i portici Unesco si terrà anche quest’anno. L’annuncio ufficiale da parte di Palazzo d’Accursio arriverà a breve, il Festival avrà una due giorni di anteprima alla metà di maggio e poi si terrà lungo tutta una settimana ai primi di giugno, più o meno nello stesso periodo dell’anno scorso, quando si tenne la prima kermesse dopo l’importantissimo riconoscimento ottenuto nell’estate del 2021. Un bene patrimonio dell’umanità che ha bisogno di essere manutenuto con grande continuità, come richiesto dal bureau di Parigi.

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Intanto, il Comune ha deciso di coinvolgere le scuole, con vere e proprie lezioni sulla cura dei portici Unesco. Non solo, agli studenti verranno anche dei kit con materiali necessari, per esempio, per cancellare i graffiti. Il nuovo progetto è stato messo in campo da Palazzo d’Accursio insieme con l’Istituzione Musei e l’Accademia di Belle arti, utilizzando un finanziamento dal ministero della Cultura attraverso un bando del 2023, con i fondi dedicati alle città che vantano un sito patrimonio Unesco. Il progetto prenderà il via col prossimo anno scolastico, come ha spiegato durante una commissione comunale la dirigente dell’unità operativa di Palazzo D’Accursio dedicata ai Portici, Federica Legnani. "All’inizio del portico di San Luca, subito dopo il Meloncello, un’antica scritta invita la cittadinanza a non deturpare i muri per non arrecare offesa alla Madonna. Ecco, i richiami al decoro non sono certo una cosa nuova", ha detto l’architetto Legnani.

Il progetto con le scuole segue un’altra sperimentazione messa in campo l’anno scorso dal Comune, in accordo con l’Università e l’associazione dei piccoli proprietari immobiliari (Asppi), che ha visto impegnati studenti dei licei Fermi e Copernico in progetti di alternanza scuola-lavoro dedicati appunto alla cura del patrimonio. Sul fenomeno della street art, nei giorni in Comune, era intervenuta anche la consigliera comunale Simona Larghetti (Coalizione civica). "Sono contraria alla distinzione tra street art buona e cattiva – ha affermato Larghetti –. La vernice viene percepita come offesa, ma non è sporca. E’ diversa dal degrado causato da urina, feci, siringhe o stagnola. L’educazione non risolve tutto, ma è necessaria. Non servono invece la militarizzazione o atteggiamenti muscolari, perché fanno esplodere il fenomeno". Contro graffiti e scritte sui muri, il Comune ha attivato negli anni diversi patti di collaborazione con i cittadini.

Tornando invece alle arcate che abbracciano la città, Bologna è ufficialmente la capitale mondiale dei portici con la nomina dell’Unesco arrivata il 28 luglio 2021, direttamente da Fuzhou in Cina. L’iscrizione costituisce un nuovo riconoscimento da parte di Unesco per la città di Bologna che, nel 2006, è stata dichiarata Città Creativa della Musica.

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