A spasso leggendo poesie d’amore

È una delle iniziative del festival diffuso su ’Dante, Bologna e il parlar d’amore’. La camminata il 19 giugno

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di Claudio Cumani

A zonzo nelle vie e nelle piazze per leggere la propria poesia d’amore. Chiunque sabato 19 giugno dalle 11 alle 23 (previa mail di iscrizione dimmilamore@gmail.com) potrà partecipare a questa kermesse diffusa che prevede anche un premio ai due migliori testi (consiste ovviamente in un weekend romantico): ritrovo alle Serre dei Giardini Margherita, certamen in piazza Santo Stefano e poi tutti nel cortile dell’Archiginnasio per il concerto finale di David Riondino e della BandaDante con Ambrogio Sparagna.

È questo uno dei tanti appuntamenti del festival Amor gentile. Dante, Bologna e il parlar d’amore in programma da domani ad autunno inoltrato a cui da oltre un anno stanno lavorando Università, Centro di poesia contemporanea dell’ateneo e settore biblioteche del Comune con la direzione artistica e scientifica di Davide Rondoni e Giuseppina Brunetti. L’occasione è offerta dalle celebrazioni per l’anniversario della morte di Dante (che, spiega la professoressa Brunetti, con Bologna ha avuto una consuetudine così radicata da aver lasciato qui il suo più antico scritto, il Sonetto della Garisenda) ma l’idea di far di Bologna ‘la città dell’amor gentile’ vien da più lontano. "È da anni – racconta Rondoni – che pensavo a questo progetto a cui l’assessore Lepore, al contrario dei suoi predecessori, ha prestato attenzione". Perché Bologna è la città di Guido Guinizzelli, il ‘padre’ dell’Alighieri e di tutti poeti stilnovisti, e questa attribuzione va esibita con orgoglio.

‘Bologna città del dir d’amore’ sarà declinata in più modi. Domani, intanto, alle 17.30 nella sala dello Stabat Mater la scrittrice polacca Olga Tokarczuk, premio Nobel per la letteratura 2018, affronterà i temi che incrociano la sua opera narrativa con i percorsi e le figure della ‘Commedia’: conduce Andrea Ceccherelli, presidente del Centro di poesia contemporanea, mentre Tita Ruggeri propone alcune letture. Ne ha parlato ieri il direttore dell’Istituto Polacco di Roma Lukasz Paprotn, sottolineando quel legame stretto con il suo Paese che ha permesso nel 2016 di organizzare qui un festival dedicato all’altro Nobel polacco Wislawa Szymborska. A lei del resto nel 2023 dedicherà un articolato omaggio proprio il Centro di poesia contemporanea che, anticipa Ceccherelli, concentrerà il prossimo anno la propria attenzione sugli anniversari di Pier Paolo Pasolini e Dino Campana.

Torniamo al programma. La sera del 18 nel cortile del’Archiginnasio uno spettacolo musicale metterà a confronto le canzoni opportunamente riarrangiate degli antichi trovatori (che nell’accogliente Bologna del tempo prosperarono) con i brani di cantautori contemporanei come Battiato e De André. Alla serata è annunciato Francesco Guccini. Il 25, dalle 18, passeggiate dantesche con lettura dei testi da parte di Matteo Belli: si parte dalla Garisenda, si arriva alla casa di Guinizzelli, si guarda la bottega del maestro Bruno Latini e si scopre la dimora di Venedico Caccianemico, il politico che Alighieri spedisce all’Inferno. C’è dell’altro, ovviamente. Il chiostro dell’Arena accoglierà alcune conversazioni poetiche e la cerimonia di consegna da parte del rettore Ubertini dei premi Violani Landi, l’hotel Majestic ospiterà alcuni incontri anche di natura musicale, il cortile del’Archiginnasio vedrà un confronto fra illustri dantisti sulla presenza del Sommo Poeta in città.

Si proseguirà dopo l’estate con numerose attività nelle scuole e nelle biblioteche ma l’idea è di non disperdere nel tempo la preziosa suggestione di ‘Bologna città della poesia’.

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