Accerchiata da trenta antagonisti. Insulti alla cronista del Carlino. Solidarietà di giornalisti e politici

Il grave episodio durante il presidio davanti al Tribunale. Frasi minacciose: "Chi scrive questi articoli?". Il Comune e i partiti: "Inaccettabile aggressione alla libertà di stampa". La nota dell’Ordine.

Accerchiata da trenta antagonisti. Insulti alla cronista del Carlino. Solidarietà di giornalisti e politici

Accerchiata da trenta antagonisti. Insulti alla cronista del Carlino. Solidarietà di giornalisti e politici

La tensione che da tutta la mattina era palpabile, è esplosa all’improvviso. Quando alcuni degli oltre 150 attivisti contrari al progetto delle nuove scuole Besta al parco Don Bosco a Bologna, in presidio davanti al tribunale di via D’Azeglio in solidarietà al loro compagno diciannovenne arrestato, nei confronti del quale si stava svolgendo l’udienza di convalida, hanno cominciato a chiedere a gran voce chi fossero i cronisti del Resto del Carlino autori dell’articolo pubblicato online sulla vicenda. Ben presto, hanno individuato la nostra collega sul posto, Chiara Caravelli, e le si sono parati di fronte. Prima i toni, pur animati, parevano ancora rientrare in un contesto di confronto, ma poi la situazione è degenerata. Una trentina di attivisti con fare bellicoso ha iniziato ad avvicinarsi alla nostra giornalista insultandola, accerchiandola e inveendo contro di lei con fare aggressivo e minaccioso. Solo dopo circa un quarto d’ora, il gruppo si è sciolto e allontanato. Ma il malcontento è continuato e si è scaricato anche sugli altri cronisti e fotografi presenti, con continui solleciti verbali ad abbandonare il luogo del presidio: "Non siete graditi, andatevene, raccontate falsità".

Nel pomeriggio è arrivata la solidarietà del sindaco Matteo Lepore e dell’amministrazione comunale ("piena solidarietà alla giornalista accerchiata nel corso del presidio davanti al tribunale da alcuni manifestanti, mentre svolgeva il proprio lavoro. Condanniamo ogni minaccia e forma di pressione"); dal viceministro Galeazzo Bignami; dal parlamentare del Pd Andrea De Maria ("La libertà di stampa è un fondamento della democrazia"); dalla segretaria del Pd Federica Mazzoni. L’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, con il presidente Silvestro Ramunno, sottolinea: "La libera stampa è sempre più nel mirino semplicemente perché fa il proprio lavoro. Situazioni come questa fanno sempre più apprezzare l’importanza della stampa libera e indipendente per la buona informazione all’opinione pubblica". Solidarietà poi dall’Associazione stampa Emilia-Romagna e dalla Federazione nazionale stampa italiana, oltre che dal Coordinamento dei Comitati di redazione dell’Editoriale Nazionale (Qn, Quotidiano.net, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno): "Tutto questo dimostra come la libertà di stampa continui ad essere sotto attacco da personaggi che quando si trovano in branco si sentono legittimati a commettere qualsiasi azione".

I consiglieri comunali di Fd’I: "Quanto accaduto denota la completa mancanza di senso civile di questi facinorosi"; vicinanza anche dal gruppo di Fd’I in regione. Solidarietà da parte del sindacato di polizia Siulp.

Federica Orlandi

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