Aeroporto Bologna, rivoluzione. Nuove rotte anti rumore

L'assessore Donini: "Valutiamo di spostare i passaggi sul Bargellino". Intanto oggi protesta del comitato

Aeroporto di Bologna, nuove rotte anti rumore (Foto Dire)

Aeroporto di Bologna, nuove rotte anti rumore (Foto Dire)

Bologna, 11 ottobre 2019 - Lotta al rumore aeroportuale, sta per partire la rivoluzione: l’Enav, la società che gestisce il traffico aereo italiano, ha scritto alla Regione Emilia-Romagna una lettera in cui si impegna ad approfondire senza rallentamenti lo studio sull’inquinamento acustico prodotto dal Marconi. Non solo, si valuta la sperimentazione di spostamenti di rotte dal Navile al Bargellino, negli orari più delicati, la sera e la mattina presto. Il tutto dopo un summit di alcuni giorni fa, era presente anche l’Enac, e alla vigilia del sit-in di protesta del comitato anti rumore, che oggi manifesterà davanti a Palazzo d’Accursio.

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Raffaele Donini, vicepresidente della Regione e assessore ai Trasporti e all’Urbanistica, com’è andato il tavolo di qualche giorno fa con Enav ed Enac? «Li abbiamo incontrati per fare il punto della situazione sugli aeroporti emiliano-romagnoli, e in particolare ci siamo confrontati sul nodo del rumore. La nostra richiesta è stata quella di passare a una fase operativa».

Cosa intende? È stata presa una decisione? «Hanno confermato di aver ricevuto l’incarico dal Marconi di procedere con uno studio aeronautico e, con una lettera arrivata proprio oggi (ieri, ndr), ribadiscono che andranno avanti con questo studio, per identificare gli scenari che possano consentire di mantenere le performance aeroportuali, diminuendo però la pressione acustica sulle zone abitate».

Come verrà effettuato lo studio? «Con rilevatori e centraline certo, ma anche valutando nuove scenari per le rotte».

Quanto durerà? I cittadini chiedono risposte veloci a un problema che va avanti da tempo. «Abbiamo chiesto che si concluda in sei mesi, e l’Enav, che eseguirà lo studio, ha risposto affermativamente. Ma abbiamo chiesto anche di più».

Cosa? «Di sperimentare in pochi mesi anche una redistribuzione del traffico aereo, alternando le fasce orarie. Enav, nella lettera, conferma che valuterà questo riordino delle rotte».

Quali potrebbero essere gli orari della sperimentazione? «In particolare, per noi sono importanti da tutelare la fascia oraria tra le 6 e le 8 di mattina e quella che va dopo le 19.30. L’inversione porterebbe atterraggi e decolli in quegli orari prevalentemente sul Bargellino, e non sul Navile».

Sarebbe un cambiamento significativo, ha ragione di credere che possa concretamente entrare a regime? «Con Enav ed Enac allo stesso tavolo, si tratta di un passo importante che dimostra che l’Aeroporto ci crede. Detto questo, è del tutto evidente che in questi anni il rumore sia diminuito molto in località Bargellino, e che sia invece aumentato al Navile. Per noi questo non è accettabile. Secondo me la proposta può andare a segno, dai monitoraggi che ci hanno fornito anche i Comitati, noi pensiamo che si possa diminuire il carico aereo sul Navile».

Ma questi accorgimenti non potrebbero frenare l’espansione dell’aeroporto? «L’aeroporto può vincere la sfida della competitività solo se punta sulla sostenibilità. Ci aspettiamo, in questo senso, di essere coinvolti nello studio dei prossimi mesi e di avere delle occasioni di confronto anche intermedie, anche con i comitati interessati».

Sarà presente al sit-in del comitato davanti al Comune? «Ho un impegno istituzionale per l’inaugurazione di una scuola a Budrio. Ma ho dato la mia disponibilità per seguire fino in fondo la vicenda e se necessario anche andare nelle case dei cittadini che subiscono questo disagio».

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