Vergato, “Ti stavo cercando da 64 anni”. Abbraccio tra allievo e maestro

Vergato, Celso Barbari e Pietro Rondelli si sono ritrovati per caso

Celso Barbari e Pietro Rondelli, l’uomo che gli insegnò il mestiere di idraulico

Celso Barbari e Pietro Rondelli, l’uomo che gli insegnò il mestiere di idraulico

Vergato (Bologna), 13 gennaio 2019 - “Dove sarà Pietro Rondelli, il mio primo maestro di idraulica?», si chiedeva Celso Barbari, fontaniere e pittore, quando tornava con la mente ai tempi dell’adolescenza e ai lunghi viaggi dal suo paesino, Ripoli, fino a Bologna. “A 14 anni partivo con il treno alle 5.30 da San Benedetto Val di Sambro, scendevo in città e proseguivo in bus verso l’officina di via Broccaindosso. Ho continuato a fare il pendolare, giorno dopo giorno e dall’alba alla sera, per altri vent’anni”, racconta.

Ogni tanto ripensava al maestro Rondelli che gli aveva insegnato il mestiere: “L’ho cercato dappertutto, ma sempre a vuoto. Poi, la svolta. Sono entrato nel negozio di argenteria Bisonti, a Vergato, per un problemino a un orologio. C’era altra gente e tra una chiacchiera e l’altra, si è arrivati a parlare del proprio lavoro. ‘Io ho fatto l’idraulico e stavo alla Sterlina’, ha detto un signore. E allora mi si è improvvisamente accesa la luce dei ricordi: non l’aveva riconosciuto subito, ma sì, era proprio lui, Pietro Rondelli. E allora gli ho detto: ‘Sono Celso, il ragazzino dell’officina. Ti cerco da 64 anni’. Ci siamo abbracciati non senza una certa commozione”.

E così, tra i riflessi un po’ magici dell’argenteria nel centro di Vergato è andato in scena il lungo racconto di giorni lontani, e via via sono tornati all’attualità i personaggi di allora, gli aneddoti, i viaggi in treno e in bus, e viceversa, da Ripoli a Bologna verso l’officina di via Broccaindosso, sede della ditta Mastacchi Severino, idraulica e lattoneria. “Pensavo che Rondelli si fosse trasferito chissà dove e invece abita tuttora nella zona di Vergato, non lontano dal mio paese. Chissà quante volte, in questi anni, ci siamo incontrati!", spiega Celso Barbari fontaniere e ‘maestro di pennello ’ che ebbe notorietà internazionale nei giorni del processo per il ‘Mostro di Firenze’ quando dipinse Pietro Pacciani crocefisso.

“A parer mio era innocente. Con lui sono diventato amico e andavo a trovarlo, ogni tanto, nella sua casa di Mercatale Val di Pesa, in Toscana. Quegli incontri mi davano una certa emozione. Nulla di confrontabile, comunque, con la gioia che ho provato quand’ho rivisto il mio vecchio insegnante di idraulica”.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro