Arrestato per resistenza dopo il folle inseguimento

Un alt ’bruciato’, la fuga, le gazzelle dell’Arma dietro a tutta velocità, poi la falsa denuncia di furto per sviare le indagini e infine le manette. Con due carabinieri che, al termine di una notte rocambolesca, hanno riportato alcune ferite, per fortuna lievi. Un’ora di pazzia e ad altissima tensione, iniziata a Ozzano e finita a Bologna.

Si parte lungo via Emilia Ponente, qui è allestito un posto di blocco dell’Arma. E’ martedì notte, le auto in giro non sono tante. D’improvviso ecco arrivare a gran velocità uno scooter 500 T-max con due persone sulla sella: alla guida c’è un ragazzo di 24 anni, dietro siede un coetaneo. Ecco la paletta dei carabinieri per un controllo da patente e libretto, ma soprattutto per la velocità del dueruote. Il conducente però non ha nessuna intenzione di fermare la corsa, tutt’altro. Accelera, salta il blocco e si dà alla fuga in direzione città. Nasce l’inseguimento: davanti lo scooterone, dietro la macchina dell’Arma. La corsa è folle, il rischio che qualcuno si faccia del male altissimo. Al 112 viene diramata la nota d’emergenza, un secondo mezzo dei carabinieri arriva in aiuto dei colleghi. Dalla centrale operativa, intanto, ecco la notizia che quel dueruote risulterebbe rubato, a denunciarlo il proprietario di 24 anni. Qualcosa però non torna. L’inseguimento, intanto, termina a Bologna dove inizialmente il mezzo era riuscito a seminare le macchine dei carabinieri i quali, ben presto, capiranno l’inganno: a segnalare il furto (risultato poi falso) era stata la stessa persona fuggita poco prima e alla guida del T max. Il suo piano naufraga completamente poco dopo, ovvero quando i militari si presentano in San Donato, sotto l’abitazione dello stesso 24enne, il quale finisce in manette con l’accusa di resistenza a pubblica ufficiale. Durante l’inseguimento, una delle due ’gazzelle’ finirà fuori strada con i due occupanti leggermente feriti.