Assembramenti Bologna: più controlli per la movida (e in anticipo)

Il piano della prefettura per evitare le scene di assembramenti viste nel weekend. Spaccio, spunta l’idea del vigile di comunità

Assembramenti a Bologna: uno dei recenti interventi della polizia in Belle Arti (Schicchi)

Assembramenti a Bologna: uno dei recenti interventi della polizia in Belle Arti (Schicchi)

Bologna, 12 febbraio 2021 - C’è il piano contro assembramenti, movida selvaggia e "scene sconcertati" che nessuno vuole più rivedere. Dall’incontro tra prefettura e forze dell’ordine emergono una serie di nuove, rinnovate azioni messe in campo per far sì che i bolognesi non debbano assistere nuovamente agli episodi delle ultime settimane in centro storico.

Su tutti, l’impegno per anticipare l’orario di inizio dei controlli a tappeto, che partiranno ben prima della chiusura delle varie attività. Non solo, perché il giro di vite su chi non rispetta le prescrizioni per limitare il Covid è sempre più stretto, con un dispiegamento ulteriore di uomini per le strade: in chiave dissuasiva arriverà così una task force interforze per non lasciare scampo a comportamenti scorretti, mentre aumentano l’attenzione verso le attività dentro le mura sulla scia dell’ordinanza anti-alcol emanata dal sindaco Virginio Merola e le attività nei pressi delle fermate degli autobus.

Se il sovraccarico dei mezzi pubblici, infatti, continua a rappresentare uno dei grandi timori dei bolognesi alle prese con la pandemia, il lavoro di agenti, militari e personale incaricato da Tper sta dando ottimi risultati: i bus sono meno pieni, alle fermate il flusso sembra più fluido e sotto controllo e di rado si notano situazioni al limite. Dopo i primi spiacevoli bilanci dal ritorno in zona gialla per quanto riguarda il controllo della movida, prende dunque piede un piano ben strutturato che già nei prossimi giorni garantirà il rispetto a menadito delle regole anti-virus e che tutto fili liscio durante i weekend.

Per ora, il quadro purtroppo non appare migliore: proprio l’altra notte, intorno alle tre, i carabinieri del Radiomobile sono dovuti intervenire in un appartamento di via Petroni per interrompere un ‘festino’ organizzato da studenti tra i 22 e 25 anni, tra rumori e schiamazzi. Tutti sono stati sanzionati dai militari, che negli ultimi giorni complessivamente hanno controllato 536 veicoli e 127 esercizi pubblici, identificando 720 persone e multandone una decina per aver violato le normative.

Quello della zona universitaria allo sbando continua a essere un tema assolutamente caldo sotto le Torri, dai tavoli della prefettura fino alle sale di Palazzo d’Accursio: ieri, nell’ambito della commissione consiliare ‘Affari generali ed istituzionali’, al centro del dibattito è finita una delle porte di acceso alla zona universitaria, cioè il manipolo di strade tra via Irnerio e via Mascarella, da via Majorana a via Capo di Lucca, fino ovviamente al Parco della Montagnola e fisiologicamente ai problemi di via Zamboni e dintorni.  

Un’occasione per fare il punto sulla sicurezza della porzione di centro, con il dibattito avanzato da Francesca Scarano – capogruppo della Lega in Consiglio comunale – che chiede più accorgimenti soprattutto "per quanto riguarda lo spaccio", con episodi di vendita e consumo "anche durante le ore del giorno" e più in generale "una microcriminalità che diversi cittadini della zona continuano a sottolineare".  

La stessa che finisce per arrivare fino a piazza Verdi e aree limitrofe, con il traffico di sostanze stupefacenti che punta ai più giovani. L’assessore Alberto Aitini risponde sull’argomento garantendo come "le perlustrazioni e gli interventi nella zona in questione siano quotidiani", con "un continuo confronto tra polizia locale e le altre forze dell’ordine".  

Spunta anche l’idea di un ‘vigile di comunità’, simile a un presidio fisso e costante al fianco dei cittadini, che si interfacci costantemente con loro sui problemi e le necessità della vita quotidiana. Una prospettiva accolta con favore anche dalla consigliera leghista Mirka Cocconcelli. "In tutta l’area in ogni caso c’è stato un lavoro notevole, non da ultimo la nuova illuminazione dietro alla Montagnola – conclude Aitini –. Sappiamo che alcune criticità continuano a esserci, ma l’impegno resta massimo per riuscire finalmente a risolverle"..  

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