Bologna, telecamere (e polizia in borghese) su 500 autobus

Un investimento da 1,7 milioni. Il sistema di videosorveglianza sulle linee urbane entro il 2019

Le telecamere saranno installate in numero idoneo a coprire l’intero vano passeggeri

Le telecamere saranno installate in numero idoneo a coprire l’intero vano passeggeri

Bologna, 29 giugno 2018 – Erano quasi nascoste quelle quattro righe nell’ultimo bilancio di Tper, un passaggio molto importante: entro il 2019 andrà a regime un sistema di videosorveglianza a bordo dei bus urbani. Circa 500 i mezzi coinvolti, per un totale di una quarantina di linee urbane. L’installazione degli occhi elettronici verrà effettuata nel corso del 2019, «un ulteriore investimento a beneficio della qualità del servizio erogato che si aggiunge all’acquisto massiccio di nuovi mezzi intrapreso negli ultimi anni» spiega in una nota la stessa azienda. Il progetto di videosorveglianza comporterà per la flotta Tper un investimento complessivo di 1,7 milioni di euro. Sostenuto in autofinanziamento per metà dall’azienda e per il restante 50% dai fondi europei Por-Fesr 2014-2020 messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.

Un autobus Tper
Un autobus Tper

Il sistema di videosorveglianza che sarà installato sui circa 500 bus urbani – su alcuni extraurbani l’idea c’è, ma è ancora in fase di sviluppo – rientra in un progetto portato avanti con le altre aziende della regione (Start, Tep e Seta), una gara congiunta che è già in fase di aggiudicazione e che consentirà di iniziare le installazioni progressive delle apparecchiature dai primi mesi del prossimo anno. «Le telecamere – spiega Tper – saranno installate in numero idoneo a coprire l’intero vano passeggeri del mezzo» e permetteranno la videoregistrazione di quanto accade sul bus durante il servizio. Le immagini saranno tenute in memoria per 7 giorni prima di essere sovrascritte. Ma la stretta sulla sicurezza a bordo dei bus non si fermerà qui. Il sistema potrà avere un’altra importante possibilità: quella di mettere in relazione una centrale operativa presidiata da remoto con ciò che avviene in tempo reale sul bus. Tutto questo consentirà «una maggiore sicurezza a bordo e un eventuale intervento rapido, secondo necessità, di forze dell’ordine o di mezzi di soccorso». Con l’installazione delle telecamere continuerà anche l’intervento in borghese della polizia municipale, un’azione già in campo da settimane che segue l’intesa operativa del tavolo tecnico tra Tper e i soggetti incaricati al presidio della sicurezza, quindi la Prefettura.

Le apparecchiature saranno montate anche su alcuni mezzi suburbani che di notte sono attestati in parcheggi esterni sul territorio e che quindi hanno un minor presidio rispetto ai bus urbani che sono rimessati nei depositi cittadini. Il sistema, attraverso sensori di prossimità, potrà rilevare eventuali intrusioni a bordo facendo partire la registrazione delle immagini o l’allerta alla centrale anche a bus spento.Dicevamo del totale di circa 500 mezzi, la dotazione delle 40 linee urbane si aggiungerà all’installazione, già presente da qualche tempo, di un sistema di registrazione delle immagini sulle linee notturne 61 e 62, come concordato nel protocollo tra Prefettura, Comune e Tper siglato nel 2015. Un esempio di sicurezza partecipata. Tper inoltre, va ricordato, nel 2017 ha lanciato in servizio 143 veicoli su gomma, tra autobus e filobus, e 7 nuovi elettrotreni per il servizio ferroviario regionale. Inoltre, 40 nuovi bus sono già entrati in servizio in questo primo scorcio del 2018 ed altri 21 bus a metano sono in corso di immatricolazione e di allestimento in questi giorni, ormai pronti al debutto in strada.

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