Bologna, presto gli autovelox sulla Futa

Sicurezza, un piano per sei rilevatori di velocità. Il summit in Città metropolitana, chiesto un incontro in prefettura

Autovelox in una foto d'archivio Attalmi

Autovelox in una foto d'archivio Attalmi

Bologna, 10 settembre 2019 - Estate nera sulla strada provinciale 65 della Futa, per questo  potrebbero essere installati a breve sei autovelox fissi. Questo l'esito dell'incontro che si è tenuto oggi pomeriggio in Città metropolitana tra gli amministratori e i tecnici. Questa provinciale, che ha mietuto tre vittime solo nell'ultima estate, è da anni al centro di una lunga battaglia tra residenti e la Città Metropolitana. I comitati della zona chiedono che si trovi una soluzione veloce ed efficace per rendere la strada più sicura e agevole per tutti. Ad agosto, infine, i sindaci di Pianoro, Loiano e Monghidoro avevano incontrato Marco Monesi, consigliere delegato della Città Metropolitana alla Viabilità, presentando la richiesta di introdurre alcuni autovelox per ovviare al problema della velocità sostenuta. 

Questa proposta è stata illustrata oggi in commissione da Monesi e da Ursula Montanari del Settore Viabilità. Nel corso dell'udienza conoscitiva richiesta dalla consigliera di Uniti per l'alternativa Marta Evangelisti, Monesi annuncia che "oggi abbiamo scritto alla Prefettura per chiedere un incontro in cui poter esporre la situazione, in modo da ottenere l'autorizzazione per installare i sei velox, che poi saranno integrati con quelli mobili".

Nella relazione che verrà presentata a Palazzo Caprara saranno ovviamente indicati "i sei tratti dei 28,375 complessivi in cui si potrebbero installare gli apparecchi", individuati dai tecnici di Palazzo Malvezzi e dalla Polizia locale della Città metropolitana, e "al prefetto, o al funzionario con cui parleremo, chiederemo anche che Polizia e Carabinieri siano utilizzati, coordinandosi con le Polizie locali, per svolgere i controlli su quella strada, in modo da poter incidere maggiormente".

Quello dei controlli, che comunque "abbiamo già incentivato, quindi non partiamo da zero", è un punto fondamentale sia per Monesi, sia per i sindaci dei Comuni interessati (Monghidoro, Loiano e Pianoro), per i comitati e le associazioni. Questo perché, spiega il consigliere, "non sempre è la strada il 'killer', ma spesso sono i comportamenti scorretti da parte di autisti, motociclisti e ciclisti a causare gli incidenti".

 

Da parte sua, il presidente dell'Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale Mauro Sorbi da un lato rimarca l'aumento degli incidenti mortali lungo la strada della Futa, che "sono stati zero tra il 2015 e il 2017, uno l'anno scorso e già tre quest'anno", e dall'altro ricorda anche "le lamentele dei residenti per il rumore delle moto, che fa tremare i vetri delle finestre". Secondo Sorbi, sarebbe necessario "un monitoraggio completo della velocità che viene tenuta lungo tutta la strada, che costerebbe poco e potrebbe iniziare già  domani", e una volta fatto questo "lasciare che le Forze dell'ordine locali facciano le loro valutazioni, in modo da decidere quali soluzioni adottare tra velox fissi, velox mobili e strumenti per misurare il rumore".

Soddisfatti per l'esito dell'incontro odierno i sindaci di Pianoro, Loiano e Monghidoro, rispettivamente Franca Filippini, Fabrizio Morganti e Barbara Panzacchi.

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