Beppegol, la sua avventura diventa un film

Paolo Rossi Pisu sta producendo il documentario diretto da Paganelli: "Mi ha colpito il suo coraggio di fronte alle vicende giudiziarie"

Beppe Signori

Beppe Signori

di Pierfrancesco Pacoda

Una vicenda che ha appassionato il Paese, quella di Beppe Signori, stella planetaria del calcio italiano, amatissimo a Bologna, dove ha giocato dal 1998 al 2004, che dieci anni fa è incappato in una brutta storia di scommesse clandestine, dalla quale, almeno per la giustizia penale, è uscito con una piena assoluzione. Un’innocenza, la sua, che il campione ha proclamato sin dall’inizio e che, adesso, in attesa di una riabilitazione anche da parte degli organi sportivi, è al centro del nuovo documentario diretto da Pier Paolo Paganelli e prodotto dalla bolognese Genoma Film di Paolo Rossi Pisu, fresca del successo di pubblico e critica del film ’Est’, con Lodo Guenzi

Rossi Pisu, che Signori racconta nella sua nuova opera?

"Si tratta di un documentario che ricostruisce l’avventura umana e professionale di uno dei più grandi calciatori che il nostro Paese abbia mai espresso. Dai primi calci tirati a un pallone quando era bambino alle vicissitudini terribili che ha affrontato e superato brillantemente negli ultimi dieci anni della sua esistenza. Il film è un omaggio a una personalità che non si è tirata indietro mentre la sua vita veniva travolta da uno scandalo che non lo riguardava. E con il quale ha dovuto fare i conti, vincendo, dopo averlo fatto tante volte sul campo, anche in tribunale"

C’è qualcosa che, più di altre, l’ha colpito in questa storia?

"La sua determinazione a riprendersi quello che gli era stato sottratto. Un grande merito va al suo avvocato Patrizia Brandi, convinta, sin dall’inizio, che la giustizia fosse dalla loro parte e che bisognava affrontarla senza attendere la prescrizione. Perché Signori voleva che fosse chiaro, come è stato, che lui era del tutto estraneo ai fatti che gli venivano imputati. Ed è stato assolto con formula piena"

A che punto è la lavorazione del film?

"Siamo sui set in questi giorni. Giriamo a Bologna, naturalmente, la sua città di adozione, in Lombardia e a Foggia, perché qui inizia la sua vera carriera professionale, grazie alle intuizioni di un altro genio del pallone, presente anche lui nei film, il grande allenatore Zdenek Zeman, che capì che il ruolo giusto per Signori era quello del centravanti"

Chi altri vedremo nel film?

"Sono tantissime le persone che abbiamo intervistato, penso, oltra a Zeman, a Dino Zoff. Poi c’è l’amico di sempre Roberto Baggio, con il quale Beppe condivideva la camera d’albergo la notte prima del famoso rigore sbagliato alla finale dei Mondiali di calcio del 1994 . C’è la moglie, l’attrice Tina Milano, impegnata in questi giorni nelle Marche su set di un altro film di Genoma ‘Benelli , c’è l’avvocato Patrizia Brandi. Ci saranno filmati rarissimi e tantissimo materiale inedito, proveniente dall’archivio privato di Signori, con un Beppe bambino che gioca con il suo primo pallone"

Quando sarà pronto il documentario?

"Finiremo le riprese in estate, sarà pronto in ottobre e in novembre dovrebbe essere trasmesso su Sky, con la quale definiamo in questi giorni gli accordi"

Cosa manca ancora alla realizzazione del film?

"Non abbiamo ancora scelto il titolo, ci sono varie ipotesi e poi, noi, come Beppe, attendiamo con trepidazione le decisioni della giustizia sportiva che deve ancora pronunciarsi. Io spero nella sua assoluta riabilitazione anche su questo versante. Sarebbe il perfetto ‘Happy ending’ per lui e per il nostro film"

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