Bibite, gelati, portici: il kit anti-caldo dei turisti

Il nostro viaggio tra i visitatori che in piena estate continuano a popolare la città nonostante le temperature vicine ai 40 gradi

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di Giorgia De Cupertinis

Bologna rimane accesa, anche al tramontar di luglio. Accesa come il sole che picchia sui tetti rossi della città, sulla cima delle Torri e sulla facciata di San Petronio. E che, nelle ore di punta, ha superato i 35 gradi nel fine settimana. Bologna rimane accesa come il sorriso dei turisti che in piena estate non rinunciano a una gita fuori porta per scoprire tutti gli angoli della città medievale, coraggiosi da sfidare così anche le alte, altissime temperature. Accesa come lo sguardo meravigliato dei bambini che, per la prima volta, la osservano. Chi ha in mano la cartina geografica, infatti, non si limita a progettare soltanto l’itinerario da percorrere, dai colli a piazza Maggiore, ma anche un piano d’attacco per fronteggiare il caldo e vincere così la sfida contro il temuto bollino arancione.

Atma Anapyanova, ad esempio, ha raggiunto le due Torri dalla Germania, con il sogno di trascorrere qualche giorno nel Bel Paese senza rinunciare alla tappa felsinea. "Il caldo è tanto, troppo. Non lo posso negare – afferma –, ma almeno in questa città ci si può rinfrescare con un ottimo gelato. Non ci sono molte alternative, se non rimanere sempre idratati e portare con sé una bottiglietta d’acqua per dissetarsi nei momenti più caldi della giornata". Molti altri, invece, seguono le parole di Lucio Dalla e ricercano un po’ di pace "sotto i tetti, al fresco dei portici", dove l’ombra sembra calmare, anche se di poco, la minaccia delle alte temperature. Mentre il Gigante, invece, continua ad ammirare a ogni ora del giorno le lunghe file di turisti e bolognesi che, incolonnati uno dopo l’altro, attendono di riempire le proprie borracce alla fontanella di piazza Maggiore.

Basta poi alzare lo sguardo per scovare anche chi si nasconde nella striscia d’ombra creata dalle installazioni del Cinema all’aperto, dove il sole picchia con meno violenza. E poi ancora chi, tra uno scatto e un altro, chiede tregua con il ventaglio in mano. "Affrontare il caldo? Non è facile – ammette Caterina Denami, in compagnia del fratello Vincenzo e dell’amico Mattia –. Appena arrivati abbiamo cercato un locale dove poter bere qualcosa, così da godere dell’aria condizionata e rinfrescarci quanto più possibile prima di iniziare l’itinerario. Sono gli unici giorni liberi che abbiamo, perciò nemmeno il caldo poteva fermarci o farci perdere del tempo".

Ancora prima della macchina fotografica, i turisti tirano fuori un cappello per ripararsi. Qualcuno azzarda persino un ombrello. "Arriviamo da Catania – racconta la coppia formata da Manlio Tornabene ed Elettra Cicardello – e il caldo lo conosciamo bene. Allo stesso modo, stiamo cercando di visitare la città senza dimenticarci di ripararci dal sole per quanto possibile e rimanendo sempre idratati". Bologna rimane accesa, perché nemmeno il caldo riesce a spopolarla davvero. Accesa come l’attenzione di centinaia di turisti che costellano il quadrilatero, senza mai abbassare la guardia, per trovare valide soluzioni e governare i supplizi dell’estate.

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