Biblioteca Eco Bologna: come e dove sarà

I 44mila volumi moderni saranno ospitati nell'ala novecentesca della biblioteca Universitaria su piazza Puntoni. Gli spazi sono studiati per ricreare l'ambiente di lavoro del grande studioso

Lo studio di Umberto Eco

Lo studio di Umberto Eco

Bologna, 17 giugno 2021 - Oltre 40mila volumi, appunti e carte di Umberto Eco troveranno spazio nella Biblioteca Universitaria di Bologna - Bub in un luogo progettato appositamente per ricreare l'atmosfera della biblioteca del maestro, semiologo e docente dell'Alma Mater. Il nuovo spazio troverà posto, in particolare, nella porzione dell’ala novecentesca della biblioteca Universitaria che si affaccia su piazza Puntoni. Inoltre avrà un proprio accesso indipendente.

Come sarà la biblioteca Umberto Eco
Come sarà la biblioteca Umberto Eco

Le scaffalature bianche, distribuite su due livelli divisi da un ballatoio, sono una citazione esplicita dell’ambiente di provenienza, ovvero la lunga teoria di librerie bianche nell’appartamento milanese del professore; inoltre gli ambienti dialogano con la sede di destinazione, richiamando le forme neoclassiche della biblioteca a due livelli voluta da Benedetto XIV, ossia l’odierna "Aula Magna" della BUB. I lettori avranno a disposizione ambienti per la consultazione e per lo studio, assistiti da personale qualificato. Sarà possibile immergersi nella biblioteca dei libri moderni di Umberto Eco, posizionati seguendo lo schema originale della casa-studio di Milano. Si tratterà di uno spazio da esplorare sia fisicamente che virtualmente, sulle tracce del pensiero di Eco.

La biblioteca moderna

La biblioteca moderna, con circa 44.000 volumi, è composta dalla biblioteca della casa-studio di Milano, incluse le scorte delle edizioni italiane ed estere, circa 33.000 volumi. Nella casa di Monte Cerignone, poi, Eco aveva trasportato altri 11.000 fra libri e riviste – principalmente libri non più in uso. Sui 33.000 volumi della Biblioteca-Studio milanese, circa 5.000 presentano dediche. Annotazioni e commenti, invece, compaiono su circa 2.500 volumi.

L’Archivio delle Carte

E' formato invece da oltre 300 raccoglitori, che comprendono la corrispondenza ufficiale archiviata da Eco sino dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Ci sono poi circa 100 raccoglitori che contengono appunti (a stampa, dattiloscritti e manoscritti), che Eco aveva negli anni dislocato in vari punti delle due case.

La Collezione dei Libri Antichi

La “Bibliotheca Semiologica, Curiosa, Lunatica, Magica et Pneumatica” contiene circa 1.200 volumi, tra incunaboli, aldine, prime edizioni, che si protraggono sino a circa il 1900: questa collezione sarà trasferita presso la Biblioteca Braidense di Milano, che ne curerà la digitalizzazione e la valorizzazione.

La Biblioteca moderna virtuale

Il progetto parte da una mappatura sistematica di tutti i libri che la Biblioteca Moderna di Umberto Eco oggi contiene, una mappatura che rispetta l’ordine e la classificazione che il professore aveva impartito alla sua biblioteca fisica.

La Biblioteca Moderna di Eco, infatti, non è solo un archivio materiale, ma rispecchia ed esprime l’organizzazione culturale e concettuale del modo in cui Eco ha lavorato per tutta la vita, leggendo, studiando e chiosando i libri per i più svariati obiettivi, non solo scientifici, accademici e editoriali, ma più ampiamente divulgativi, educativi e perfino ludici.

Per Eco i libri erano anzitutto oggetti di lavoro. Scriveva infatti in "Come si fa una tesi di laurea" – e spesso ripeteva – che i libri non devono mai rimanere intonsi, ma vanno sottolineati, annotati, piegati con “le orecchie” per ricordare una pagina, un brano, un capitolo e per rendere più facile, nel tempo, ritrovare i collegamenti e le idee che la loro lettura ha stimolato.

In particolare, nella Biblioteca Virtuale sarà evidenziata ogni annotazione, sottolineatura, piegatura, usando sistemi di marcatura che diventeranno uno strumento per l’esplorazione dei metodi di lavoro di Eco. Saranno esplicitati e resi attivi i nessi tra contenuti che Eco proponeva e continuamente rimaneggiava; servendosi dei Linked Open Data si costruirà così una rete di connessioni tipizzate e dinamiche. Con sistemi innovativi di information visualization si stimoleranno le lettrici e i lettori a costruire percorsi inediti di analisi. Infine, si proporranno giochi multimediali da realizzare online: dalle più semplici cacce al tesoro all'enigmistica che Eco tanto amava.

L’accesso alla Biblioteca Virtuale sarà possibile anche grazie a un’applicazione per la navigazione in 3D, che permette di immergersi nell’organizzazione fisica (gli scaffali) e semantica (la rete dei concetti come emerge dal posizionamento dei libri), che convivono e si intrecciano nella Biblioteca.

Il progetto mira a coinvolgere tre pubblici principali: gli studenti che esplorando la Biblioteca Virtuale, potranno apprendere un metodo innovativo, attivo e divertente di leggere e studiare; i curiosi che, con l’Index Humbertinus, un motore di ricerca lessicale e contestuale dedicato, potranno ritrovare una citazione, i contesti d’uso di determinate parole, l’uso di altri testi da parte di Eco.

Infine, studiosi e accademici: oltre all’Index Humbertinus, saranno sviluppate, anche graficamente, le relazioni interne tra gli scritti di Eco (saggistica, narrativa e giornalistica) e tra questi e le opere di altri autori (le sue fonti), a partire dai suoi libri annotati. In prospettiva si svilupperanno vari strumenti per lo studio del processo creativo da cui sono nate le sue opere, e che si riflette anche nell’organizzazione e disposizione dei libri nella sua Biblioteca Moderna.

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