Cannabis Bologna, sponda Cgil alla maggioranza

"Dibattito che giova alla sinistra". Santori contro la tossicologa Del Borrello che, però, fa parte della task force anti baby gang voluta dalla giunta

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Bologna, 11 giugno 2022 - Parlare di Cannabis non è sempre facile. La maggioranza, da giorni nella bufera, ne sa qualcosa. Ma dopo il placet di Matteo Lepore, a sinistra arriva la sponda della Cgil che approva il percorso dei ’Cannabis talk’ lanciato da Mattia Santori e altri consiglieri giallo-rossi. "Temo che il contesto politico renda del tutto inutile questa discussione bolognese ma visto che la sinistra va ricostruita nei fondamentali, forse Mattia fa bene a porre la questione", dice via Facebook Sonia Sovilla, componente della segreteria della Camera del lavoro di Bologna. "Armiamoci però di santa pazienza – avverte – per arrivare a trasformare la teoria in risultati concreti, ci vogliono interventi legislativi specifici e quindi un Parlamento con una composizione diversa da questo. La Montagnola (dove giovedì è stato presentato il libro di Antonella Soldo ’Mamma mi faccio le canne’) ahimè non basta. In ogni caso anche solo abbattere il muro dell’ipocrisia dei tanti benpensanti che pubblicamente detestano ogni sostanza e poi acquistano fiumi di cocaina, ha il suo significato".

Da qui, conclude: "Grazie Mattia". Di avviso contrario la Lega che, col portavoce Giulio Venturi, spara a zero sulla ’guida alla cannabis per genitori e figli’ presentata in Montagnola: "Iniziativa intollerabile, uno schiaffo a cittadini e forze dell’ordine. Sindaco e maggioranza sono irresponsabili". Per il leghista è "uno spettacolo indecente che, come se non bastasse, ha avuto come location uno dei luoghi più caldi della compravendita di cannabis a Bologna. Chi governa una città deve dimostrare senso di responsabilità, cosa che non solo i consiglieri di maggioranza ma lo stesso Lepore non hanno avuto", attacca Venturi. "Questi eventi privi di contraddittorio sono un vero e proprio inno all’utilizzo di droghe", conclude. Santori, convinto anti-proibizionista, fa spallucce e rilancia il ’modello Bologna’ che punta a discutere di autocoltivazione e legalizzazione della cannabis. In questo senso replica anche alle critiche della tossicologa Elia Del Borrello, intervistata ieri dal Carlino : "In Italia ogni anno ci sono 17mila morti per cause legate al consumo di alcol, 93mila legate al tabacco, zero per il consumo di cannabis (dati Is)", scrive la Sardina. "Prima di giudicare si informi, e prima di informare si documenti. Il percorso di consapevolezza lanciato è fatto per le persone come lei, che pensano di sapere tutto ma sono rimaste ferme agli anni ‘90, come la normativa in vigore", attacca il consigliere dem, forse ignaro che la Del Borrello faccia parte della task force anti-baby gang voluta dalla giunta Lepore.

Non si placa, intanto, lo scontro destra-sinistra sul tema. Se Simona Larghetti (Coalizione civica) bolla le parole del leghista Matteo Di Benedetto (Lega) "un trionfo del moralismo, che non fa differenza tra dialettica e tifo da stadio", il consigliere del Carroccio ribadisce la linea "la droga uccide".

La discussione, comunque, tornerà anche in Consiglio. La dem Isabella Angiuli anticipa i prossimi appuntamenti: l’udienza conoscitiva del 15 giugno sul tema della depenalizzazione delle droghe leggere e quella del 17 giugno sulla cannabis terapeutica: "Il nostro obiettivo è discutere, senza pregiudizi ideologici. Del Borrello è un’esperta che rispetto, ma vorrei che capisse il nostro intento: non vogliamo banalizzare, ma approfondire".

 

 

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