Carabinieri, quattro ipotesi per la caserma

Scontro in consiglio sulla nuova sede dell’Arma. L’assessore Nanni: "Proposte soluzioni in diversi quartieri per ospitare una tenenza"

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Una rosa di proposte per la nuova caserma dei Carabinieri di Casalecchio. Passa qualche anno e si riavvolge il nastro della discussione sulla sede dell’Arma nella cittadina sul Reno. Così, dopo la bocciatura della proposta di ristrutturazione del vecchio municipio, fra le forze politiche l’altro pomeriggio in commissione consiliare su richiesta dei gruppi di minoranza si è tornati a discutere di un tema che ha visto maggioranza e opposizione fronteggiarsi come da trincee opposte.

"Su nostra proposta il tema è stato inserito nell’ordine del giorno insieme alla richiesta di aumento dell’organico e di ‘promozione’ della stazione in Tenenza – raccontano Erika Seta e Mirko Pedica del gruppo di centrodestra –. Il tema sicurezza del territorio su Casalecchio è stringente, la rinuncia a fare denunce si sta dimostrando un tema su cui riflettere tanto quanto il negazionismo del Comune di un problema furti e spaccate. Ma questo pare non interessare al sindaco e all’assessore alla sicurezza, che ci hanno trattati come nemici della cittadinanza, e anche dei carabinieri poiché pronti a divulgare informazioni capaci di generare il panico, non si sa su cosa, ma non vale la pena approfondire, non degni di essere messi al corrente nemmeno sulle possibili sedi proposte dal Comune". L’assessore alla sicurezza Paolo Nanni spiega infatti che, una volta tramontata l’ipotesi ex-municipio, agli organismi preposti dell’Arma è stata proposta una rosa di possibili collocazioni di nuova caserma: "Quattro proposte in quattro diversi quartieri. In ogni zona è stata mostrata l’area e la possibilità di costruire secondo i crismi di sicurezza della normativa vigente una struttura nuova, di proprietà comunale, da affittare al Ministero per il presidio del nostro territorio. E siamo pronti a dimensionarlo a misura di Tenenza", ha chiarito Nanni, affiancato dall’assessora all’urbanistica Barbara Negroni.

Senza però convincere né il centrodestra né i civici di Bruno Cevenini: "Quella delle quattro proposte mi pare solo una gran commedia per tirarla per le lunghe e agganciare il tutto a qualche operazione urbanistica in puro stile casalecchiese – sbotta Cevenini –. Intanto le ex-Zacconi mi paiono del tutto inadatte, e ribadisco che i posti più adatti e disponibili da subito sono l’area Protezione civile dietro la rotonda Biagi e l’area di via del Lavoro. Ma bisogna darsi una mossa".

Gabriele Mignardi

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