GIANNI LEONI
Cronaca

Bologna, chiude bottega il barbiere Carlo Callegari

Nel suo negozio di via Barberia è passato mezzo Pci. Martedì 8 maggio si abbassa la serranda

Carlo Callegari, che ha iniziato come barbiere a 14 anni, nel suo negozio di via Barberia 1

Carlo Callegari, che ha iniziato come barbiere a 14 anni, nel suo negozio di via Barberia 1

Bologna, 4 maggio 2018 - Renzo Imbeni offriva il baffo alle forbici, e nelle brevi soste delle lame rispondeva alle domande dei giornalisti. Zangheri, invece, si vedeva di rado. Come Gianni Cuperlo, di passaggio, e Sergio Soglia, il ‘Ciro’ dei corsivi su l’Unità. Guance, nuche, basette e coppini di dirigenti e giornalisti della sinistra unita del tempo che fu, tutti in poltrona davanti allo stesso specchio del salone di via Barberia 1, a due passi dalla storica sede del partito. Sindaci ed ex sindaci comunisti, pidiessini e democratici, presidenti, funzionari, segretari e iscritti pronti a consegnare le gote e a flettere lievemente il capo davanti all’implacabile avanzata degli attrezzi di Carlo Callegari, da quasi settant’anni maestro di pettine e di rasoio, ora alle ultime, definitive insaponature.

Qui buona parte della sinistra si è rifatta la faccia. E accompagnata dal lieve tictictic della macchinetta in risalita, anche la testa. Dante Stefani, Luciano Guerzoni, Antonio La Forgia, Michele Serra, Franco Vannini, Aldo Bacchiocchi, Alessandro Ricci, Renzo Imbeni, intervistato in poltrona durante la campagna elettorale e tanti altri, il collo stretto dalla morsa della tovaglia, hanno lasciato cadere peli, capelli e, in certi tempi, forse anche qualche speranza. E sempre in questa linda sala da barba all’angolo con via degli Agresti, si sono consegnati al pettine e agli spruzzi profumati di Callegari, l’ex prefetto Enzo Mosino, lo scrittore Stefano Benni e Julio Velasco della pallavolo.

«Ho cominciato a 14 anni e ne ho 82. Nel ’59 venni da Medicina a Bologna, in via Tagliapietre, e da 36 anni sono qui. Mi dispiace lasciare tanti clienti ormai amici. Dante Stefani e l’ex postino Emanuele Zanetti vengono dal primo giorno, E Marino Golinelli, di Alfasigma? Lo servo da più di trent’anni», ripassa Carlo Callegari, sposato con una figlia. Ma il tempo avanza, martedì prossimo, l’8 maggio, cala definitivamente la serranda della bottega, e lo schianto metallico come una ghigliottina spingerà per sempre nel buio i profumi nebulizzati dei sifoni a pompetta, le neve morbida dei saponi, il ronzio garbato della macchinetta e i ricordi di giorni lontani quando davanti allo specchio di via Barberia prendeva posto una sinistra allineata e compatta, tutta falce e pennello.

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