‘Case della Memoria’, la Rocca tra i monumenti accolti nella rete nazionale

Mingazzini in prima linea: "Importante opportunità per il patrimonio culturale"

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Dopo le anticipazioni arriva l’ufficialità. La Rocca di Dozza entra nella rete nazionale dell’associazione ‘Case della Memoria’. E salgono a quota 21 le realtà dell’Emilia-Romagna inserite nel mosaico delle case museo italiane. Un riconoscimento strettamente legato alla permanenza tra le mura della fortezza dozzese dell’umanista, diplomatico e cardinale Lorenzo Campeggi, feudatario della Rocca per concessione papale. "Uno splendido castello con una storia antichissima che la Fondazione Dozza Città d’Arte gestisce con cura e attenzione – spiegano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli alla guida dell’associazione –. Il castello è il cuore del borgo e rappresenta un motivo di attrattività unico. La casa museo ed il suo territorio si nutrono di quella reciproca valorizzazione innescata da una promozione sinergica e integrata". Soddisfatta anche Simonetta Mingazzini (nella foto), presidente della Fondazione: "Un’importante opportunità per il patrimonio culturale di Dozza".

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