Castel San Pietro Terme, torna a Santa Maria Maggiore parte del tesoro rubato nel 2010

Recuperati quattro reliquiari, due candelieri e una cornice. La cerimonia di riconsegna domani mercoledì 12 febbraio in chiesa alle 18.30

Una parte del tesoro recuperata dai carabinieri

Una parte del tesoro recuperata dai carabinieri

Castel San Pietro Terme, 11 febbraio – Quattro reliquiari, due candelieri e una cornice relativa al dipinto tondo olio su tela raffigurante Gesù. E’ il tesoro che verrà riconsegnato alla comunità di Castel San Pietro domani alle 18.30 nella chiesa Santa Maria Maggiore.

cornice
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Alla cerimonia saranno presenti il parroco, monsignor Silvano Cattani, il sindaco Fausto Tinti e il maggiore Giampaolo Brasili, comandante del nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Napoli. Il prezioso materiale è una parte del tesoro rubato nel 2010 proprio dalla chiesa di Santa Maria Maggiore. Sempre domani, all’interno della stessa cerimonia, verranno riconsegnati ai rappresentanti delle rispettive parrocchie: due reliquiari rubati il 18 maggio 2007 dalla chiesa San Paolo di Mirabello (Ferrara) e una cornice sparita il 13 maggio 2010 dalla chiesa Santa Lucia di Savignano Sul Rubicone (Forlì Cesena). “L’attività di recupero – spiegano dal Comando carabinieri tutela patrimonio culturale – trae origine da approfondimenti investigativi condotti nell’ambito di una più articolata indagine del nucleo Tpc di Napoli, coordinata dalla Procura, che ha permesso di acquisire elementi certi di colpevolezza nei confronti di trentatré persone, facenti parte di un’organizzazione criminale, con base logistica in Campania, che ricettava beni d’arte provenienti da luoghi di culto e istituti religiosi ubicati sull’intero territorio nazionale”. Sempre secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i riscontri investigativi hanno consentito, altresì, di sequestrare numerosissime opere provenienti da 55 furti avvenuti in tutta Italia in danno di private abitazioni e luoghi di culto. “Di fondamentale importanza per l’individuazione del prezioso bene – proseguono i militari – è risultata la comparazione dell’immagine, con quelle contenute nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando carabinieri tutela patrimonio culturale, che ne ha confermato la provenienza illecita”.

La restituzione di domani “avvalora l’importanza dell’opera di sensibilizzazione che le articolazioni di questo Comando – concludono i carabinieri – quotidianamente compiono con i responsabili degli uffici diocesani, anche attraverso la divulgazione, ai parroci, della pubblicazione ‘Linee guida per la tutela dei beni culturali ecclesiastici’, realizzata nel 2014 unitamente alla Conferenza episcopale italiana. La pubblicazione, oltre a contenere consigli pratici per la difesa dei beni chiesastici da eventi predatori, diffonde e valorizza le iniziative di catalogazione e censimento dei beni che le Diocesi, con grande impegno, stanno conducendo in ordine al proprio patrimonio culturale”.  

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