Chiara Sani: "Nelle vignette e nel nuovo film metto i vecchietti, che sparano solo mortadelle"

L’attrice e regista bolognese ha uno spirito fumettista "Questa guerra mi angoscia, ho voluto risolverla così"

Migration

Chiara Sani la conosciamo come attrice, conduttrice televisiva e regista. Ma è addirittura fumettista, che ha realizzato due vignette sulla guerra in Ucraina.

" Le ho pensate come uno sketch – spiega –. Un pensionato ex pilota sta guardando le notizie sulla guerra e si sente frustrato perché non può fare nulla. Vorrebbe invece aiutare il popolo ucraino e quindi decide di chiamare gli altri amici che stanno in piedi a malapena… e volando, finiscono per sparare mortadelle, altro che proiettili. Con la follia gastronomica e l’ingenuità che li contraddistingue, fanno passare la rabbia e la guerra dando vita a un colpo di scena, una distrazione, ritrovandosi a pasteggiare in nome della pace".

Una vignetta molto bolognese. Se bastassero buon cibo e una tavola imbandita a far finire una guerra...

"Sì, è quella prospettiva bolognese di bonarietà. Però, a dire il vero, il vecchietto sono io che rimugino. Quello che sta succedendo mi colpisce molto, questo popolo pronto a tutto per difendere la propria libertà…. Anche alla morte. Se potessi prenderei un aereo e andrei là ad aiutarli, ma avrei solo buoni sentimenti, come i vecchietti che hanno una grande purezza".

E come nasce lei illustratrice?

"E’ di famiglia. Mio padre era un pittore professionista, Gian Sebastiano Sani, dipingeva a olio e aveva la Galleria d’arte D’Azeglio, mia mamma aveva invece la galleria d’arte in via San Vitale. Quindi ho vissuto fin da piccola nella pittura ma ho imparato a disegnare da sola. Le illustrazioni mi hanno salvato nella spiegazione di quello che volevo fare nel film ’Vecchie canaglie’ che uscirà in sala il 5 maggio".

Ha disegnato lo storyboard? "Sì, ne ho fatti alcuni per il film ma ho anche inserito sei vignette per chiarire soprattutto a me stessa delle inquadrature e delle scene, per spiegare anche al direttore della fotografia Blasco Giurato, che ambientazione e che mood volevo. Lui è splendido, a 80 anni ha più energia di una classe di scolaretti! Ed è stato proprio lui a suggerirmi di mettere nel film i disegni".

Come sono?

"Ricordate Nick Carter? C’era la camera che si muoveva sopra al disegno, quindi non era un disegno animato, ma era un’unica tavola sopra alla quale la camera si allargava, si stringeva. E’ stata la soluzione ideale, soprattutto perché non si tratta di un film animato e perché l’idea è venuta in post produzione… cosa che ha un po’ destabilizzato il montatore. Poi gli ho mostrato col cellulare cosa avevo in mente ed è stato tutto molto semplice".

Qual è l’idea dietro ’Vecchie Canaglie’?

"E’ una storia di vecchietti in ospizio con una narrazione in chiave di commedia. E quindi ecco che con le vignette ritorno nel loro mondo!".

Lei ama le persone anziane? "Quando iniziai a fare l’inviata per Pressing e per Calciomania, ponendo domande buffe alla gente, in fase di montaggio mi rendevo conto che le risposte più divertenti e senza peli sulla lingua, erano dei vecchietti".

Benedetta Cucci

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro