di Massimo Selleri
Dal 2000 a oggi le offerte dei bolognesi versate a favore del clero sono passate dai 500mila ai 200mila euro. Non è andata meglio quando si parla di 8 per mille con le firme a favore della Ciesa cattolica che, in termini economici, hanno avuto una flessione che va dai 20 milioni di euro agli 8 milioni. Per la verità, il dato ha avuto una lieve inversione di tendenza dal 2019 in poi, vale a dire da quando l’arcidiocesi è entrata in collaborazione con le altre istituzione dando vita a progetto a favore dei più deboli come ’Insieme per il lavoro’.
Perché i bolognesi dovrebbero tornare a scegliere la Cei come destinatario del proprio 8 per mille è stato il tema di un convegno dal titolo ’Uniti possiamo. La circolarità del dono: le offerte per il sostentamento dei sacerdoti ritornano alla comunità come sostegno per tutti’ che si è svolto ieri pomeriggio in curia. Moderato dal vicedirettore del Carlino, Valerio Baroncini, che ha introdotto alcune questioni di attualità come l’individuazione delle periferie in una società multicentrica o citando un sacerdote che sostiene come non si debba aver paura di donare perché tutto prima o poi ritornerà. Il convegno ha avuto come introduzione un breve intervento di Gialunca Galletti, in questa sede come presidente nazionale dell’Ucid, l’associazione che raccoglie gli imprenditori cattolici: "Dal 2001 al 2022 il mondo ha vissuto cinque crisi, da quella delle Torri Gemelle a quella energetica, passando per quella finanziaria, quella pandemica e la guerra, e si è impoverito. Bologna non fa eccezione, anche se noi continuiamo a pensarla una città ricca". Diverse le punzecchiature da parte dell’editorialista del Corriere della Sera, Massimo Franco, mentre la conclusione è stata affidata all’arcivescovo.
"L’otto per mille doveva dare vita a una finanza solidale – osserva il cardinale Matteo Zuppi – e questo richiede una Chiesa che sia all’altezza e per esserlo deve essere madre. Nonostante i suoi problemi, la Chiesa resta un grande spazio di umanità, un luogo dove c’è sempre qualcuno che ti apre la porta. Lì abita la gratuità e non c’è dubbio che dovremmo valorizzarla di più prendendo le persone per mano, ma resta molto vero lo spirito di chi dice donate perché poi ritorna". Il convegno è stato organizzato da Giacomo Varone, responsabile diocesano di Sovvenire, il servizio per la promozione del sostegno economico della Conferenza episcopale italiana.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro