Colonialismo e collezionismo: i bolognesi alla conquista della Libia tra foto e documenti

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Ha appena aperto i battenti al Museo del Risorgimento l’importante mostra-dossier ’Libia 1911-1912. Colonialismo e collezionismo’ e ci sarà tempo per visitarle fino al 10 dicembre. L’obiettivo è di riproporre, nella ricorrenza del 110° anniversario, uno dei momenti storici di maggiore interesse della storia nazionale, appunto la guerra italo-turca del 1911-1912, primo conflitto militare ’moderno’ per concezione, armi e mezzi impiegati, combattuto dal Regno d’Italia contro l’Impero ottomano per conquistare la Tripolitania e la Cirenaica.

L’eccezionalità della mostra, curata da Luca Villa con la collaborazione di Mirtide Gavelli e Otello Sangiorgi, consente di ripercorrere le vicende dell’espansione coloniale italiana fino alla fine della Seconda Guerra mondiale, seguendo in parallelo le traiettorie del collezionismo coloniale, con una specifica attenzione al contributo dei bolognesi. Laprospettiva scelta infatti è pressoché inedita, con la presentazione di due nuclei collezionisti del Museo del Risorgimento raramente esposti prima: le fotografie e gli oggetti, di uso militare e di uso comune della popolazione libica, raccolti dai membri della 47° Ambulanza della Croce Rossa di Bologna, e i materiali eterogenei che il ’corrispondente-collezionista’ Carlo Mazzetti, agente consolare bolognese, inviò a più riprese, tra il 1864 e il 1891.

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