CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Commemorazione per Lorusso a Bologna: ancora contestazioni alla vicesindaca Clancy

Attimi di tensione in via Mascarella al ricordo dello studente e militante di Lotta Continua ucciso nel 1977. Il portavoce dell'associazione 'Francesco Lorusso', Mauro Collina: “Viene attaccata non in quanto persona, ma perché rappresenta un'istituzione che non ha chiesto scusa”

Commemorazione per Lorusso, contestata la vice sindaca di Bologna, Emily Clancy (foto Schicchi)

Commemorazione per Lorusso, contestata la vice sindaca di Bologna, Emily Clancy (foto Schicchi)

Bologna, 11 marzo 2024 - Polemiche questa mattina in via Mascarella per la celebrazione del 47° anniversario della morte di Francesco Lorusso, lo studente ucciso durante i disordini in zona universitaria del 1977. Le contestazioni, da parte di alcuni attivisti, sono arrivate nei confronti della vicesindaca Emily Clancy che, in rappresentanza del Comune, ha deposto una corona di fiori in ricordo dello studente e militante di Lotta Continua.

“Un ragionamento vero rispetto a quelli che sono stati gli accadimenti – così Mauro Collina, portavoce dell’Associazione ‘Francesco Lorusso’ – non c’è mai stato, così come non c’è mai stata la volontà intanto di chiedere scusa, che già sarebbe un passaggio importante. Perché quello che accadde l’11 marzo del 1977 va inquadrato in un ragionamento più ampio e complessivo e quindi sarebbe anche doveroso che chiedessero scusa per quello che hanno fatto. Hanno criminalizzato due volte Francesco, l’hanno ucciso due volte e hanno ucciso la sua memoria. È imbarazzante tutto questo”. La contestazione nei confronti della vicesindaca Clancy è arrivata non per la persona, ma per l’istituzione che rappresenta.

"Nessuno è contro di lei – continua Collina – come persona, se venisse a portare dei fiori come privata cittadina nessuno le direbbe niente. C’è ancora rancore, non lo nascondiamo. Dopo quello che è accaduto, dopo quello che ci hanno fatto passare, noi non abbiamo perdonato nulla”.

Anche alcuni giovani dei collettivi hanno contestato la vice di Matteo Lepore accusandola di essere venuta "a fare una passerella”. Il portavoce dell’associazione ha poi parlato anche della famiglia dello studente ucciso. “L'amministrazione attuale – continua Collina – non è certamente quella del '77. I genitori di Francesco chiedevano un'assunzione di responsabilità da parte dell'amministrazione, che è cosa diversa dal portare un mazzo di fiori, e questa assunzione non c'è mai stata. Io capisco se c'è gente che rinfaccia questo alla povera Clancy, che allora non era nemmeno nata, ma che oggi rappresenta un'istituzione che non ha chiesto scusa”. Prima di andarsene, Clancy si è fermata a parlare con un'altra partecipante alla commemorazione, Giuliana Balboni, con cui ha discusso sulla possibilità di organizzare un convegno per “provare ad arrivare a una sorta di riappacificazione”.

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