Con le sanzioni alla Russia a rischio il 2,7% dell’export

Il commercio verso Mosca vale 338 milioni all’anno per Bologna e provincia. I settori più colpiti dalle multe sarebbero meccanica, chimica e farmaceutica

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Il gioco del trono che si sta disputando in Ucraina, sulla linea di confine del Donbass, non è solo un affaire internazionale, ma rischia di avere anche ripercussioni a livello più locale, a livello bolognese. Secondo il report fornito della Camera di Commercio sulla base di elaborazioni dell’ufficio statistica su dati Istat infatti meccanica, mezzi di trasporto, prodotti chimici e il comparto moda rappresentano i settori dell’economia bolognese che verrebbero più colpiti dalle sanzioni nei confronti della Russia, in esame dopo il riconoscimento delle province separatiste di Donetsk e Lugansk da parte del premier russo Vladimir Putin.

Le esportazioni verso la Russia infatti incidono per il 2,7% delle esportazioni complessive delle imprese bolognesi. E il nostro territorio copre il 30% delle esportazioni regionali verso la Russia e incide per il 6% su quelle italiane.

Tradotto, si tratta di circa 338 milioni di merci esportate nei soli primi nove mesi del 2021 – i dati definitivi dell’anno scorso non sono ancora disponibili), ed ammonta a poco meno di quanto le imprese bolognesi avevano esportato verso la Russia in tutto il 2019, quindi prima della pandemia. Il valore provvisorio del 2021 risulta così in crescita del 30% rispetto al 2020, soprattutto grazie ad un forte aumento nelle esportazioni di articoli farmaceutici e medicinali. Mentre la metà dei beni realizzati a Bologna e venduti in Russia sono macchinari e apparecchi meccanici, per un valore di oltre 115 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2021, seguono i mezzi di trasporto (oltre 76 milioni di euro), sostanze e prodotti chimici (poco meno di 32,8 milioni), i prodotti del comparto moda (32 milioni di euro). Nel 2021 c’è stata invece una netta diminuzione nell’export dei prodotti alimentari. Sul piano import invece, dalla Russia nei primi nove mesi del 2021 le imprese bolognesi hanno acquistato 12,6 milioni di euro, prevalentemente sostanze e prodotti chimici, legno e prodotti in legno, carta, articoli in gomma e materie plastiche.

Non solo la Russia. Lo spettro di un conflitto che aleggia nell’Est Europa ha un peso anche sulle esportazioni bolognesi verso l’Ucraina, che è pari ad un terzo di quelle verso la Russia. Si tratta di poco meno di 135 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, di cui quasi la metà in prodotti alimentari. Macchine e apparecchi meccanici pesano per 33,4 milioni di euro sui prodotti venduti in Ucraina fra gennaio e novembre 2021. Nello stesso periodo, le imprese bolognesi hanno acquistato dall’Ucraina per poco più di 5 milioni di euro, di cui 2,3 milioni di prodotti agricoli.

Francesco Zuppiroli

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