Concerto dei Cccp in piazza Maggiore. Il Cua provoca: ticket a zero euro

Il collettivo attacca il costo dei biglietti e allestisce una finta rivendita: "Balleremo anche noi". Poi porta le transenne-simbolo sul Crescentone: "Spazi e cultura devono essere liberi e accessibili" . .

Concerto dei Cccp in piazza Maggiore. Il Cua provoca: ticket a zero euro

Concerto dei Cccp in piazza Maggiore. Il Cua provoca: ticket a zero euro

Biglietti gratuiti per il concerto dei Cccp del 21 maggio in piazza Maggiore. La provocazione è del collettivo Cua con transenne simboliche sul Crescentone, ticket a ’zero euro’ stampati in proprio e un gazebo allestito come biglietteria ma "gratis per tutti". Gli attivisti, ieri mattina in piazza Maggiore, con tanto di striscione "Spazi e cultura non si transennano", hanno annunciato che il 21 maggio "balleranno sotto il palco di piazza Maggiore", spiegando che l’iniziativa serve ad avviare "in modo provocatorio" la distribuzione dei biglietti gratuiti per assistere all’esibizione. Stampata sul ticket anche la ratio dell’iniziativa: "Contro un modello di città che chiude e privatizza, vogliamo spazi e cultura liberi e accessibili".

Il 21, infatti, l’area del concerto sarà con ogni probabilità recintata così da essere accessibile solo ai fan dei Cccp che in poche ore si sono accaparrati gli 8.500 ticket messi in vendita a 57,50 euro.

Ma "noi non crediamo – continua Anna, attivista del Cua – che l’accesso a una piazza pubblica possa essere regolato tramite biglietto, ancora di più se a una cifra così inaccessibile per noi studentesse e giovani precarie. La cultura – insiste – dev’essere libera e gratuita".

L’invito del Cua, quindi, "è di andare insieme al concerto", continua Anna, "contro un modello di città che sempre più chiude, privatizza e militarizza le piazze e le strade". Nel frattempo, spiega sempre la portavoce del collettivo, non ci sono stati contatti con l’amministrazione comunale o con gli organizzatori dell’evento: "È passato ormai più di un mese da quando abbiamo lanciato l’autoriduzione però non abbiamo avuto interlocuzioni né risposte".

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