NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Conflitto in Palestina. Bufera sulla prof: "Gli strupri di Hamas?. Falsi, solo propaganda"

La docente del Dams Monica Dall’Asta nella bufera per post su X. Gli utenti del social scrivono all’università per farla sospendere. Lei replica: "Sono opinioni personali, non possono farmi niente".

Conflitto in Palestina. Bufera sulla prof: "Gli strupri di Hamas?. Falsi, solo propaganda"

Un frame del video delle soldatesse israeliane rapite da Hamas

"Ma quali prove schiaccianti... la balla degli stupri di massa è stata smentita innumerevoli volte". Questo uno dei tweet ‘incriminati’, che la docente del Dams Monica Dall’Asta ha scritto e condiviso, nei mesi scorsi, sul social X di Elon Musk. La professoressa di Storia delle teorie del cinema è finita nell’occhio del ciclone per numerosi post dello stesso tenore, in cui sostiene che non ci siano prove delle violenze sistematiche sulle donne israeliane compiute dai terroristi di Hamas. Una vicenda che, dai botta e risposta sul social, è infine arrivata anche sul tavolo del rettore Giovanni Molari, a cui sono state inviate diverse mail di protesta contro la docente; e a Palazzo Chigi, con il vice ministro Galeazzo Bignami che ha chiesto l’allontanamento della docente: "Una persona così non può insegnare nulla a nessuno – dice Bignami – e non ci interessa se pensano di essere degli impuniti perché di sinistra. A casa, loro e il loro ripugnante antisemitismo".

E basta scorrere velocemente il profilo X della docente per notare diversi post, anche datati nel tempo, di sostegno alla causa palestinese e contro il governo israeliano e il suo presidente Netanyahu. Una posizione espressa anche in più occasioni pubbliche, con la professoressa Dall’Asta che si era detta anche a favore del boicottaggio accademico contro le Università israeliane.

Tuttavia, la vera bufera si è scatenata negli ultimi giorni, quando la piattaforma è diventata un ‘campo di battaglia’ virtuale, dove a contrapporsi sono state in particolare la docente e una utente che, a seguito delle esternazioni della prof, ha avviato la sua personale crociata per farla sospendere dall’insegnamento, chiedendo anche a chi la pensava come lei di inviare mail e screenshot all’Ateneo. Un attacco frontale, a cui Dall’Asta ha replicato ribadendo il suo pensiero a proposito degli stupri di massa da parte di Hamas, citando anche diversi giornalisti israeliani per dimostrare che si tratta di una "notizia costruita a scopo di propaganda, smentita da varie inchieste". Secondo la docente, infatti, non ci sarebbe prova di un "uso sistematico dello stupro come arma di guerra". In un altro tweet precisa: "Non ho mai negato che siano state commesse atrocità. Ma la storia degli stupri di massa è una costruzione della propaganda. Come quella dei bambini decapitati".

Sotto la foto di Shani Louk, 22 anni, tra gli ostaggi uccisi da Hamas, la docente aveva scritto: "Certo orribile. Ma nulla prova che sia stata stuprata. E non è sterminando i bambini di Gaza che tornerà in vita".

Posizioni che hanno suscitato un vespaio di polemiche, a cui la professoressa del Dams ha replicato dicendo che le sue sono "opinioni personali" e che il rettore dell’Alma Mater, di tutte queste segnalazioni, "non se ne farà assolutamente nulla, perché sono pienamente legittime", avvertendo anche chi la crede "non adatta a insegnare" di volersi tutelare per via legale contro quelle che lei ritiene diffamazioni. "Di cosa mi dovrei preoccupare?", replica la docente a una utente che l’accusa di diffondere "ignobili affermazioni negazioniste". "Nel corso della chat – argomenta la professoressa – sono state fornite numerose fonti, anche di parte israeliana, che dimostrano che la storia degli stupri di massa è frutto di una costruzione della propaganda. E guardi che a forza di diffamare si finisce in tribunale".