Confraternita più forte del Covid

Aiutate quattromila persone, 1.632 pazienti curati e donati 646 quintali di cibo

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Nel corso del 2020, quattromila bolognesi hanno avuto la vicinanza e il sostegno della Confraternita della Misericordia, in collaborazione con Arca San Lazzaro. I volontari hanno offerto assistenza medica gratuita a 1.632 pazienti e distribuito 646 quintali di cibo ai bisognosi. Il presidente Marco Cevenini "Con umiltà abbiamo cercato di svolgere la nostra missione con sguardo misericordioso, come ci insegna Papa Francesco". A confermarlo sono i numeri del bilancio delle attività.

L’attività sanitaria gratuita dell’ambulatorio Biavati per persone indigenti si è rivolta a 1.632 pazienti che hanno richiesto 2.293 visite, di cui 131 specialistiche in sede, 86 fuori sede. In particolare, i pazienti giunti per la prima volta sono stati 286. Sono stati distribuiti 2.670 farmaci per 21mila euro. Intensa anche l’attività di accoglienza che ha interessato complessivamente 77 nuclei familiari per un totale di 202 persone. La provenienza delle famiglie vede l’Italia al primo posto col 64%, mentre il rimanente 46% è suddiviso fra 13 diverse nazionalità.

La crisi innescata dal Covid ha avuto riflessi molto pesanti anche sull’economia. Uno scenario fosco a cui si è tentato di dare risposta assieme ad Arca della Misericordia. Si è distribuito cibo alla parte più debole della popolazione. I beneficiari sono stati 840 nuclei famigliari (contro i 397 del 2019), per un totale stimato di 2.100 persone (993 nel 2019) di 45 diverse nazionalità (39 nel 2019). Il cibo distribuito è stato di 646 quintali (215 nel 2019, +200%) e ha richiesto 2.832 ore di attività dei volontari (1.747 nel 2019) cioè +60%. Le giornate di consegna sono state 152, con 16.580 consegne.

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