Consiglio di Stato, primo stop a Tper. La sosta a Engie da novembre

Ma l’azienda: "I magistrati valutino i requisiti del consorzio". Piazza (M5s) e Usb critici:. "I vertici si dimettano"

Una accertatrice della sosta di Tper: l’azienda di via di Saliceto esclusa dal bando

Una accertatrice della sosta di Tper: l’azienda di via di Saliceto esclusa dal bando

Non c’è solo il funzionamento della piattaforma di gara al centro del ricorso presentato da Tper al Consiglio di Stato contro l’esclusione dal bando per la gestione della sosta a Bologna: l’azienda di via Saliceto spera che i magistrati puntino la lente anche sui requisiti del consorzio aggiudicatario Sct, guidato dalla multinazionale Engie.

"Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensione, rinviando la valutazione di merito. Ciò non può escludere – scrive intanto Tper in una nota – che in quella sede, ben più approfondita di quella limitata alla domanda cautelare, il Consiglio possa condividere le tesi di Tper e annullare la decisione di primo grado". Intanto, in attesa del pronunciamento di merito, Srm segnala che l’ingresso in campo di Sct avverrà dopo l’estate: probabilmente a novembre, spiega l’assessore ai Trasporti Claudio Mazzanti in commissione. Nel frattempo, tiene banco l’inchiesta interna che Tper ha condotto per individuare i responsabili dell’esclusione dalla gara, stando a quanto riferito dall’Usb. Un passaggio "estremamente significativo", afferma Marco Piazza (M5s), sollecitando a maggior ragione sia Tper che il socio pubblico Comune a "rendere note le cause che hanno portato all’esclusione e far luce sulle responsabilità". Mazzanti replica di non conoscerle e, intanto, da Piazza e dal sindacato Usb (ieri in sciopero), arriva la richiesta ai vertici Tper di dimissioni.

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