Bologna, 21 ottobre 2022 - Velocità, distrazione, uso del cellulare alla guida. Sono tanti i fattori che fanno aumentare gli incidenti. Romano Mignani, comandante della polizia locale di Bologna, coordina la task force dei controlli straordinari che il sindaco Matteo Lepore ha deciso di avviare per garantire maggiore sicurezza sulle strade. Misure che si affiancano al piano di Bologna a 30 all’ora.
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Comandante, partiamo dalla Bologna a 30 all’ora. Una soluzione per ridurre i sinistri?
"Non tocca a me giudicare una misura dell’amministrazione, ma di certo fra le prima cause d’incidenti c’è la velocità elevata, a cui seguono la mancata precedenza (dagli stop ai semafori) e la guida distratta e indecisa, in primis per l’uso non corretto dei cellulari al volante. Di certo, sono anni che l’amministrazione ha preso di petto il problema. Con interventi importanti, dal rifacimento del manto stradale alle zone 30, dalle ciclabili ai cantieri per la messa in sicurezza delle strade".
Zone 30 inutili senza i controlli. Li garantirete?
"Eccome. Da martedì abbiamo iniziato quelli straordinari con otto pattuglie e venti operatori. Lavoriamo in zone diverse di volta in volta e in giornate a rotazione. Il monitoraggio riguarda 25-30 strade comunali, giorno e notte: saremo visibili".
I controlli sono sulla velocità?
"Non solo. Usiamo strumenti ad hoc, come il telelaser, ma facciamo controlli a campione su tutto. Usura dei pneumatici, scadenza della patente, cinture di sicurezza, revisione del veicolo, uso del cellulare, tasso alcolemico alla guida".
Usate l’etilometro?
"Sì. Ma prima ci limitiamo a strumenti usa e getta che accertano se si è o meno fatto uso di alcol. In caso affermativo, procediamo con l’accertamento quantitativo del tasso alcolemico".
Finora quante sanzioni avete comminato?
"Martedì abbiamo controllato 150 veicoli, registrando 27 sanzioni. In pratica il 20 per cento degli automobilisti ha infranto il codice della strada. Una percentuale importante...".
Quali sono state le infrazioni?
"Patente o revisione scaduta, gomme lisce, mancanza di cinture di sicurezza e uso del cellulare alla guida".
I telefonini al volante sono una piaga?
"Ci stiamo lavorando molto. Ma non è facile, perché bisogna cogliere la persona sul fatto. Di certo, se prima il cellulare er a utilizzato solo per telefonare, oggi viene usato per ricerche web, chat e messaggi vocali. Il problema è che si usa per tutto anche mentre si è al volante".
Altro tema ’caldo’, gli autovelox. Si parla di una quindicina di strade in cui potrebbero sorgere nuovi occhi elettronici. Ci sono novità?
"Con il sindaco, l’assessora Valentina Orioli e gli altri uffici del settore mobilità stiamo facendo un’analisi sul fenomeno dell’incidentalità. Sugli autovelox non ci sono aggiornamenti, ma restano un deterrente alla velocità".
Sulla strada chi sono i più indisciplinati?
"Da un punto di vista quantitativo le maggiori infrazioni riguardano gli automobilisti. Ma i controlli che stiamo facendo riguardano tutti indistintamente: dai motociclisti agli autisti di mezzi pesanti fino ai ciclisti. I monopattini restano un fenomeno minoritario".
Le opposizioni insistono: il Comune con le multe vuole fare cassa. Che cosa risponde?
"I controlli li facciamo per garantire la sicurezza stradale. La sanzione pecuniaria è solo una conseguenza".
Infine, l’educazione stradale. Bastano gli incontri che fate nelle scuole?
"Ci siamo resi conto che si deve fare di più. E, oltre a educare i giovani, dobbiamo pensare anche gli adulti. Stiamo valutando piattaforme web con tutorial e ’app’".
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