Coronavirus, il sindaco di Bologna: "Tutto sotto controllo, andrò a mangiare al cinese"

Merola: "Non bisogna cedere eccessivamente alle preoccupazioni". Il Comune adotta la circolare del Ministero della Salute: ecco le regole per chi lavora con il pubblico

Coronavirus, un ragazzo viene sottoposto a un controllo medico durante un viaggio (Ansa)

Coronavirus, un ragazzo viene sottoposto a un controllo medico durante un viaggio (Ansa)

Bologna, 4 febbraio 2020 -  "Andrò a mangiare al ristiorante cinese, perché si mangia molto bene e per dare l'esempio sul fatto che non bisogna cedere eccessivamente alle preoccupazioni". A dirlo il sindaco di Bologna, Virginio Merola, commentando l'allarme Coronavirus, il virus nato in Cina che sta tennendo in ansia il mondo, tanto da portare l'Oms ha dichiarare l'emergenza globale. Nei locali cinesi della città, infatti, sono spariti molti clienti italiani, con incassi in calo anche del 70%. 

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Intanto è costante e quotidiano il coordinamento tra il Comune e l'Ausl sul virus. A Palazzo d’Accursio è arrivata la circolare del ministero della Salute con le indicazioni operative per gli operatori che fanno servizio a contatto con il pubblico. Ed è stato fatto il test microbiologico su un caso sospetto: un italiano di ritorno dalla Cina risultato negativo all’esame.

"La situazione è sotto controllo, le circolari sono l'applicazione delle normali procedure che si prendono in questi casi", ha aggiunto il sindaco.

Ecco le regole da rispettare da parte di assistenti sociali, personale della scuola e agenti di polizia municipale: lavarsi frequentemente le mani, porre attenzione all’igiene delle superfici, evitare i contatti stretti e protratti con persone con sintomi simil influenzali, adottare ogni ulteriore misura di prevenzione dettata dal datore di lavoro, ossia il Comune. E se nel corso dell’attività lavorativa si dovesse venire in contatto con un caso sospetto, allora si dovrà provvedere – direttamente o nel rispetto delle indicazioni fornite dall’azienda – a contattare i servizi sanitari. L’attesa dell’arrivo dei sanitari viene individuata come un momento delicato. E anche in questo caso ci sono delle norme già stabilite da osservare: evitare i contatti ravvicinati con la persona malata e, se è disponibile, fornirle una maschera di tipo chirurgico. 

Nel documento si ribadisce che è necessario lavarsi accuratamente le mani e prestare particolare attenzione alle superfici del corpo eventualmente venute a contatto con i fluidi del malato, come le secrezioni respiratorie. Infine, è molto importante far eliminare direttamente dal paziente, in un sacchetto impermeabile, i fazzoletti di carta utilizzati.

Il Comune adotterà questa circolare che sarà trasmessa a tutti i dipendenti che lavorano a contatto con il pubblico. Il messaggio contenuto nel documento, anche se riporta indicazioni precise da seguire, è comunque tranquillizzante. Si tratta di misure da osservare anche se la situazione di rischio è attualmente caratterizzata in Italia dall’assenza di circolazione del virus. In prima fila, per il Comune, due assessorati: quello alla Sanità, guidato da Giuliano Barigazzi, e quello che fa capo ad Alberto Aitini, che ha la delega alla Protezione civile e che viene coinvolto perché il commissario straordinario nominato dal governo è Angelo Borrelli, capo del dipartimento nazionale della Protezione civile. E questo è il motivo per il quale sono attivati tutti i dipartimenti territoriali della Protezione civile.

In questi giorni sono tanti i cittadini che per i dubbi sul Coronavirus chiamano il numero verde 1500 istituito dal ministero della Salute, ma se ne registrano molti che scrivono direttamente agli assessori per chiedere delle informazioni e anche ai quartieri. Intanto, il ministero della Salute ha predisposto anche un’altra circolare, diramata dal dicastero dell’Istruzione agli Uffici Scolastici Regionali e, attraverso questi, alle scuole: nessuna preclusione a frequentare la scuola per gli studenti che sono arrivati in Italia dalla Cina e che non presentano i sintomi del Coronavirus. 

Un pranzo organizzato da Conferesercenti contro la psicosi

Un pranzo al ristorante cinese per respingere la psicosi da coronavirus e dare sostegno agli esercenti orientali. E' l'iniziativa organizzata per domani, mercoledì 5 febbraio, da Confesercenti Bologna insieme alla Fiepet, la Federazione di pubblici esercizi che rappresenta le attività di ristorazione, tra cui anche quelle con cucina asiatica e cinesi.

L'appuntamento è al ristorante Singapore di via Marsala, a tavola si siederanno il sindaco Virginio Merola e il presidente dell'associazione di categoria, Massimo Zucchini, insieme all'assessore al Commercio, Alberto Aitini, e Luca Qiu, operatore economico membro della presidenza di Confesercenti Bologna.

L'obiettivo, spiega l'associazione di categoria, è "informare correttamente sulla diffusione del coronavirus, che non si trasmette per via alimentare". L'incontro, convocato alle 13, prevede una "degustazione di specialità orientali".  

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