Coronavirus Bologna, riprendono le visite specialistiche. Ecco cosa cambia

Con la fase due ripartono le prestazioni programmabili e non urgenti: dalle vaccinazioni agli screening. Orari, attese, sicurezza: le novità

Vaccinazioni, screening, visite neurologiche: tornano le attività specialistiche

Vaccinazioni, screening, visite neurologiche: tornano le attività specialistiche

Bologna, 3 maggio 2020 - Da domani 4 maggio ripartono le prime attività specialistiche in città. Un recupero graduale delle prestazioni sanitarie sospese durante l’emergenza portata dal Coronavirus, che sarà modellato sul monitoraggio puntuale della curva dei nuovi contagi. Ancora bloccate, al momento, le nuove prenotazioni al Cup.

Le prime prestazioni sanitarie programmabili e non urgenti che gradualmente riprenderanno sono: le vaccinazioni per bambini, le attività dei consultori di famiglia, neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva, screening mammografico e a seguire quello del collo dell’utero e del colon retto. Entro la fine di maggio verrà definita una programmazione più stringente, che terrà conto in prima battuta del recupero delle prestazioni sospese: si tratta complessivamente di 70.000 visite, 33.600 prestazioni radiologiche, 30.000 esami di laboratorio e 34.600 prestazioni di altro tipo. Per queste attività i pazienti verranno richiamati direttamente dalle aziende, non è dunque necessario effettuare prenotazioni tramite Cup o con altre modalità. Al momento non è ancora possibile prenotare prime visite programmate, esami diagnostici e prelievi.    Leggi anche Coronavirus 3 maggio, il bollettino - Emilia Romagna fase 2, cosa si può fare dal 4 maggio - Congiunti, il chiarimento del Viminale - Ritorno al lavoro, come difendersi dal Coronavirus - Rientro a casa in sicurezza, scarpe via e mani lavate

Per quanto riguarda i prelievi ematici, in tutta la fase 1 dell’emergenza sono stati e saranno garantiti quelli legati al percorso nascita, ai percorsi oncologici, la terapia anticoagulante orale e il monitoraggio dei farmaci. Continuano ad essere garantite, inoltre, le prestazioni specialistiche di Cardiologia, Diabetologia, Endocrinologia, Nefrologia, Neurologia, Pneumologia, Reumatologia, Urologia, che sono proseguite durante tutta la fase dell’emergenza, attraverso monitoraggi a distanza, telemedicina, ed azioni di continuità assistenziale.

Gli ospedali e i servizi sono ancora fortemente impegnati nella gestione dei pazienti Covid e il contagio, anche se in forte calo, è comunque in atto: la riapertura dell’attività dunque seguirà una programmazione molto cauta che si modellerà sull’andamento della curva dei contagi. Per  garantire la massima sicurezza per i pazienti e per gli operatori sanitari, negli ospedali saranno messe in atto nuove misure organizzative e igienico sanitarie per la prevenzione del contagio, rimodulando gli spazi ambulatoriali, ridefinendo percorsi in sicurezza e adeguati spazi di distanziamento, modificando la durata delle visite per la sanificazione degli ambienti tra un paziente e l’altro, consolidando l’attività dei check point all’ingresso delle strutture, privilegiando nuove modalità per monitorare lo stato di salute del paziente attraverso strumenti quali la telemedicina o la videochiamata. Cambieranno, per garantire le misure di distanziamento sociale, anche le modalità di accesso ai punti prelievo e ai Cup. Si tratterà, in definitiva di una ripresa graduale di cui le aziende forniranno costanti aggiornamenti.

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