Bologna, 18 ottobre 2014 - E’ partito da piazza XX settembre attorno alle 15, come preannunciato, il corteo di sindacati di base, centri sociali e collettivi riunito sotto lo striscione ‘Bologna libera e antifascista’. Circa 600 persone, tra le quali figurano tutte le sigle note del mondo antagonista cittadino, da Crash al Tpo, passando per i collettivi studenteschi e i sindacati di base.
La prima azione - da parte di alcuni di loro - è stato un volantinaggio nei pressi della stazione, per protestare contro le forze di polizia e contro l’operazione Mos maiorum, con cui si identificheranno in tutta Europa i migranti sprovvisti di documenti. Quindi il corteo è partito alla volta di via Indipendenza ha raggiunto piazza Maggiore e poi via Rizzoli. Si dirige verso l'Aula magna Santa Lucia dove è in corso un convegno con Ignazio Visco.
Il corteo poi si è fermato in piazza Galvani: le prime file hanno indossato caschi e fazzoletti sul volto.
I manifestanti si sono diretti poi verso il cordone della polizia in vicolo Monticelli e hanno lanciato sui poliziotti schierati palloncini pieni di vernice (FOTO). C'è stato un contatto (VIDEO), sono volate manganellate e i manifestanti sono stati respinti fino in via Farini. Lo scontro è stato molto violento e si è verificato anche il lancio di svariati oggetti e di grossi petardi. Gli antagonisti, poi, si sono fermati per decidere come proseguire. Ci sarebbero quattro feriti tra i manifestanti. Il corteo è tornato in via Rizzoli e i manifestanti hanno tolto caschi e cappucci.
Sono rimasti feriti anche due carabinieri e un poliziotto. Dopo un lungo stop in piazza Re Enzo i manifestanti sono ripartiti per piazza Galvani, reindossando i caschi.
In via Garibaldi a Bologna, a pochi metri da piazza San Domenico dove si è svolto il comizio del segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore, si stanno fronteggiando due schieramenti opposti. Da una parte i circa 600 manifestanti dei collettivi e centri sociali, dall'altra circa 250 componenti di Forza Nuova che portano lo striscione 'Prima gli italiani'. In mezzo, a cercare di tenerli divisi, le forze dell'ordine. Da parte dei collettivi è già partito qualche fumogeno.
Tra i feriti, una decina, un poliziotto è rimasto a terra privo di sensi, con la divisa sporca di vernice in piazza San Domenico. I suoi colleghi hanno provato a rianimarlo e gli hanno appoggiato la testa sul casco di protezione prima dell'arrivo dell'ambulanza. Il funzionario di polizia è stato colpito al petto da uno degli ordigni rudimentali lanciati dai manifestanti. Portato in ospedale per le cure del caso, non sarebbe in condizioni preoccupanti.
Un manifestante è stato fermato dalla polizia ed è stato accompagnato in questura. Ora è in stato di arresto tecnico, è accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.. Un gruppo di antagonisti, per protesta, ha così raggiunto la questura e sembra avere intenzioni bellicose.
IL QUESTORE SUGLI SCONTRI
"Ancora una volta i manifestanti hanno cercato di bloccare un intervento istituzionale - ha commentato il questore di Bologna Vincenzo Stingone -, hanno cercato di interrompere la lettura del Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, lanciando vernice, bottiglie, petardoni e bombe carta alle forze dell'ordine. A un carabiniere addirittura un motorino. Ancora una volta siamo stati attaccati e apprezzo del comportamento come al solito ineccepibile ed equilibrato del reparto mobile di Bologna e dei carabinieri. Stanno cercando l'incidente, è intollerabile".
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro