Costi dell’energia troppo alti. La piscina di Sasso chiude per un mese e mezzo e quella di Casalecchio chiude per tutte le festività. Il caro-bollette presenta il conto e in vista del freddo invernale le prime piscine cominciano a ridurre le loro attività. Così a Sasso Marconi dal 24 dicembre al 5 febbraio del prossimo anno non sarà possibile utilizzare la vasca che compone l’impianto sportivo di piazza Fratelli Cervi. Non chiuderanno invece la palestra attrezzata e la palestra grande a corpo libero che fa parte dello stesso complesso affidato in gestione alla Sogese.
"Siamo costretti a un periodo di sospensione delle attività per fare fronte agli alti costi energetici", si legge nella comunicazione della società di gestione presieduta da Armando Ballotta: "In generale negli impianti appenninici in questo periodo si registra una flessione delle frequenze a fronte di un picco di consumi. In generale siamo a cinque volte tanto quanto si spendeva lo scorso anno negli stessi mesi: da una media di 15mila euro il mese ad oltre 65mila. Siamo in attesa dei provvedimenti del governo e quindi anche per gli altri impianti si dovrà fare una valutazione. San Giovanni chiuderà nel periodo natalizio e riaprirà il 9 gennaio, come Castel San Pietro. Zola invece resterà sempre aperto", spiega Ballotta.
Chiusure e provvedimenti da austerity anche a Casalecchio come spiega l’assessore allo sport Matteo Ruggeri: "Con il gestore della piscina King, la società Reno Sportiva, abbiamo concordato una chiusura invernale che va dal 24 dicembre all’8 gennaio – dice l’assessore –. Stesso provvedimento verrà attuato per il grande palaCabral le cui attività già ridotte verranno spostate in palestre più ridotte e che riaprirà il 7 gennaio per le partite di campionato. Visto il calo di affluenze che si registra in questo periodo i disagi saranno limitati".
g. m.
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