Covid Bologna, aumentano i letti dedicati nei reparti

Al Sant’Orsola 74 posti nelle bolle, se ne aggiungono altri in Nefrologia e Pneumologia. Nelle strutture Ausl sono 56. Contagi a quota 1.352

Covid Bologna, aumentano i posti nei reparti dedicati

Covid Bologna, aumentano i posti nei reparti dedicati

Bologna, 2 luglio 2022 - L’allerta è scattata: i contagi Covid sono arrivati a 1.352, facendo registrare il numero più alto della quinta ondata, l’Rt è salito a 1,32 e sono oltre 7mila le persone in isolamento domiciliare. Le direzioni ospedaliere si preparano a nuove misure organizzative: aumentare i letti nelle stanze per i positivi assistiti nei vari reparti specialistici, ossia nelle cosiddette bolle, al momento sono 74 al Sant’Orsola e 56 nelle strutture Ausl. Sorvegliato speciale è l’andamento dei ricoveri, complessivamente i degenti sono poco meno di 200 se si contano anche le 12 diagnosi Covid in terapia intensiva e i 50 letti di bassa intensità nel privato accreditato. In un momento in cui gli operatori sanitari in quarantena sono oltre 300 nelle due Aziende.

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Gli accessi

Al Maggiore all’inizio del mese in Pronto soccorso gli ingressi settimanali di pazienti infettati dal virus erano 20, ora sono raddoppiati e si riscontra un incremento dei ricoverati. Nella struttura di emergenza del Sant’Orsola nelle ultime settimane da una media di 5 pazienti al giorno gestiti nell’area Covid si è passati a 15, quota triplicata, e i due terzi dei malati in media vengono ricoverati: ieri mattina al Pronto soccorso del Policlinico c’erano 11 persone in attesa di ricovero. Per la maggior parte dei casi, si tratta di pazienti con altre patologie che risultano anche positivi al Covid.

Le Usca

Che ci sia bisogno di non abbassare la guardia sull’assitenza, lo dimostra anche la decisione della Regione di prorogare fino a dicembre l’attività delle Usca, le squadre anti Covid a domicilio. E l’Ausl non ha perso tempo: "A molti dei 125 medici delle vecchie unità speciali da ieri sono già stati assegnati nuovi turni, circa il 50% rispetto al periodo dell’emergenza", confermano in via Castiglione.

Le bolle

"Abbiamo nelle bolle 56 malati, entrati per altri motivi e poi trovati positivi in diversi ospedali – fa i conti Primiano Iannone (nella foto piccola), direttore del Dipartimento medico dell’Ausl – ed è una risposta flessibile all’innegabile aumento dei contagi. Al Maggiore ci siamo attrezzati con questo modello e sta andando bene, perché l’impatto del virus sull’ospedale è contenuto. In caso di aumento dei ricoveri? Vedremo se aggiungere posti nelle bolle – risponde lo specialista –, abbiamo ancora un po’ di margine, poi potrebbe nascere un problema assistenziale con gli infermieri, e anche aumentare i letti nella Medicina ad alta intensità Covid. Facciamo riunioni ogni giorno, le nostre priorità sono organizzazione, previsione e comunicazione, non viviamo alla giornata, ma ci prepariamo al possibile arrivo di nuovi casi. Del resto, sappiamo che il picco dei contagi arriverà a metà mese". E il Sant’Orsola sta ampliando la dotazione di posti letti nelle bolle, in particolare in Pneumologia e Nefrologia, mentre chiude l’ultimo reparto Covid.

L’alta intensità

"I casi più severi, tra cui le forme con polmonite, al Maggiore vengono assistiti nella Medicina ad alta intensità del sesto piano – precisa Iannone –. Ora ci sono 30 pazienti, età media oltre 60 anni, circa due terzi con polmoniti e tra di loro un terzo con assistenza ventilatoria di alto grado e un alto terzo con rilevanti comorbidità. Due terzi sono vaccinati con ciclo completo e qualcuno anche con booster e il 15% non è vaccinato. In terapia intensiva abbiamo quattro pazienti".

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