Covid Bologna, quinta ondata: "Picco a metà luglio"

Le previsioni di Bazzani (Alma Mater): "Ci sarà un aumento dei contagi. Potremo arrivare anche a qualche migliaio di positivi al giorno"

Covid, la quinta ondata è spinta dalla variante Omicron5

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Bologna, 24 giugno 2022 - I contagi Covid a Bologna salgono per il secondo giorno consecutivo quasi a quota mille e, secondo gli esperti dell’Alma Mater, il picco si allontana: così, prima di vedere un’invesione di tendenza, ci vorrà ancora quasi un mese.

Armando Bazzani, professore di fisica
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"I nostri modelli prevedono che il picco sarà raggiunto a metà luglio, se la situazione va avanti in questo modo", anticipa Armando Bazzani, docente di Fisica e tra i componenenti del gruppo Unibo, guidato dal bioingegnere Lorenzo Chiari, attivo sulle previsioni dell’andamento Covid per l’Ausl, utili per le scelte organizzative.

Importante anche ipotizzare quale numero giornaliero di positivi si raggiungerà. "L’aumento sarà come la precedente ondata – ritiene Bazzani, al lavoro insieme a Enrico Lunedei – quindi si tratterà di qualche migliaio di contagi al giorno. Questo per noi è l’inizio di una nuova ondata, la quinta, i segni ci sono. Il punto che ancora non sappiamo valutare bene quale sarà l’impatto sui ricoveri. A livello nazionale si osserva già un aumento, mentre nei nostri ospedali i ricoveri sono limitati e non gravi, c’è stata solo una piccola variazione nelle terapie intensive. Quindi, su questo tema sarei ottimista, anche perché la nostra Regione ha un alto tasso di vaccinazione e quindi di protezione dalla malattia grave. E poi a ottobre dovrebbero arrivare i nuovi vaccini".

Il professore allarga il discorso all’estero, in particolare al Portogallo: "Recentemente, nel Paese della Penisola iberica, si è registrata nuova piccola ondata che, invece, il resto d’Europa non ha visto. Il Portogallo potrebbe essere in anticipo rispetto a noi e allora il picco atteso sarebbe contenuto. Ma è un’ipotesi che dovremo verificare".

Bazzani, infine, ammette che non si sarebbe aspettato "questa nuova ondata così presto, era attesa a fine estate, ma le riaperture e i viaggi non aiutano a contenere i contagi". E anche un altro fattore potrebbe avere influito sulla crescita dei positivi. "L’arrivo in anticipo del caldo ha favorito la vita al chiuso – osserva il docente universitario –, in ambienti con aria condizionata e, in presenza di una variante molto contagiosa, è ripartita la nuova ondata".

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