Cra, aumentano le rette: "Ma ora un nuovo welfare"

Dal 2024 +4% sul canone annuale. I gestori: "Serve dialogo tra pubblico e privati"

Cra, aumentano le rette: "Ma ora un nuovo welfare"

Cra, aumentano le rette: "Ma ora un nuovo welfare"

Aumentano le rette delle case per anziani, mentre i gestori invocano "un nuovo sistema di welfare" per l’Emilia-Romagna. Da Anaste ad Aias, da Anfass ad Aiop e Uneba, il coro è unanime: l’aumento già deliberato equivale a meno del 4% sulla retta annuale e si è reso necessario perché "l’erogazione di servizi di qualità a categorie fragili, rispettosi della qualità di vita e a garanzia della salute, nonché la certezza dei posti di lavoro per i nostri operatori, restano un obiettivo irrinunciabile, che avremmo rischiato di non poter più soddisfare con quegli standard altissimi", spiegano i gestori delle Cra. Una crescita dei costi esponenziale, arrivata "a superare il 15%", che ha creato "una situazione insostenibile, con bilanci profondamente in rosso, minando la tenuta del sistema socio sanitario".

"Questo parziale intervento ci consentirà di avere una ‘boccata d’aria’ – aggiungono i responsabili delle strutture –. Auspichiamo che sia l’inizio di un percorso virtuoso di ascolto reciproco, di confronto costruttivo con la Regione, con la quale già abbiamo iniziato a lavorare per il nuovo accreditamento. E che tenga conto delle proposte e dei bisogni da noi rappresentati: un percorso virtuoso di lavoro, di co-programmazione e co-progettazione a cui, come enti del terzo settore, possiamo lavorare e a cui portare le nostre esperienze maturate in questi anni, tenendo conto dei bisogni delle famiglie di cui accogliamo i cari e di cui raccogliamo anche i bisogni".

"Attendiamo quindi di essere convocati a breve, come da noi più volte richiesto, per approfondire questi temi e per dare vita a una giusta e doverosa integrazione tra pubblico e privato – chiosano ancora i gestori delle Cra –, che riteniamo sia l’unica strada percorribile per uscire da questo terribile momento e creare un nuovo welfare".

Sull’altro fronte, però, torna a farsi sentire la Cgil: "La scelta della Regione di aumentare le rette nelle case protette e nei centri socio riabilitativi residenziali dal primo gennaio suona come un ‘de profundis’ di ogni visione strategica di medio-lungo termine del decisore pubblico, verso una fascia della popolazione sempre più vasta e sempre più fragile – evidenzia il segretario della Camera del Lavoro di Reggio Emilia, Cristian Sesena –. Siamo consapevoli delle numerose pressioni dei gestori privati, che hanno visto aumentare i costi di gestione, ma era necessario trovare un punto di equilibrio richiamandoli anche alla loro responsabilità sociale e non rimanendo, in definitiva, ostaggio delle loro pretese".

fra.mor.

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