"Cup da incubo: non riusciamo a prenotare"

I disagi degli utenti: "Gli sportelli sono chiusi e la voce registrata del numero verde promette una telefonata che non arriva mai"

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Il numero del Cup sul banco degli imputati: gli utenti chiamano, si sentono dire da una voce registrata che saranno ricontattati, ma poi passano i giorni e non riescono a prenotare gli esami.

"Mia sorella ha 88 anni ed è inferma in un letto – attacca Arcangelo Berti, 86 anni – e quindi dobbiamo richiedere il prelievo di sangue a domicilio e l’unico modo di prenotare è attraverso il Cup. Sono già cinque giorni che ho chiamato il numero 800884888, ma non ho ancora avuto una risposta. Quanto dovremo aspettare ancora? Per i miei esami sono riuscito a fissare l’appuntamento andando in farmacia, ma per mia sorella non posso farlo. Comunque, mi chiedo perché gli sportelli Cup siano ancora chiusi. Ormai hanno riaperto anche gli uffici postali e le banche".

Anche Novello Baldoni, 73 anni, si è trovato alle prese con lo stesso problema: "Mia moglie, convalescente per un intervento, doveva spostare una Moc, esame per valutare la mineralizzazione delle ossa, da tempo prenotata al Rizzoli. Purtroppo dal numero verde del Cup non è stata richiamata e in farmacia questa variazione non veniva accettata. Così, alla fine, ha provato a mettersi in contatto direttamente il Rizzoli ed è riuscita a cambiare l’appuntamento. Però noto che anche attraverso il fascicolo sanitario ci sono molte limitazioni e per questo sarebbe ora che riaprissero gli sportelli Cup". Gian Marco De Biase, consigliere comunale di ‘al Centro Bologna’ ha una richiesta per l’Ausl: "Se viene attivato un numero verde, deve essere funzionante. Altrimenti le persone non riescono a fare le prenotazioni e quindi come si può pensare di smaltire l’arretrato che si è accumulato con il lockdown? Mi è capitato di vedere aperto sia lo sportello Cup del Maggiore sia quello della Casa della salute del Navile, ma gli addetti ricevono solo per questioni inerenti l’anagrafe sanitaria e dietro appuntamento telefonico che non è facile da ottenere".

Ha ricevuto molte segnalazioni di disagi Francesca Magli, coordinatore cittadino di ‘al Centro Bologna’: "Sono decine le persone che si sono rivolte a me e del resto anche io ho fatto in prima persona un’esperienza che non è andata a buon fine: avevo la necessità di spostare gli esami del sangue di mia madre, ho premuto il tasto 2, come mi indicava la voce registrata, e ho atteso di essere richiamata entro 24 ore. Ma non è accaduto".

Allora ha provato anche ricorrendo a una piccola astuzia. "Dopo tentativi durati una settimana e fatti a qualsiasi orario – continua Magli – ho pensato di utilizzare anche il tasto 1, quello dedicato alle urgenze, con l’obiettivo di chiedere spiegazioni: ho atteso e poi è caduta la linea. E ancora adesso non sono riuscita a effettuare la prenotazione. Inoltre, gli orari delle farmacie non sempre sono comodi per chi lavora e poi si formano lunghe file che preferisco evitare in questo periodo".

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