Acqua gialla dal rubinetto, depositi di fango sui filtri, danni agli elettrodomestici e residenti sul piede di guerra a Montepastore di Monte San Pietro, dove da diverse settimane dalle condutture dell’acquedotto esce acqua sporca e non sono stati sufficienti gli interventi di lavaggio straordinario della tubazione eseguita a più riprese da Hera. Una situazione che ha indotto il gestore a sistemare i contenitori con le sacche di emergenza alle quali hanno attinto le oltre cento famiglie che vivono in questa località appenninica già sfavorita negli scorsi anni dalla carenza estiva di acqua potabile. Dopo un picco di gravità della situazione da maggio alla metà di giugno, in questi giorni la tinta si è sbiadita anche se l’acqua non è ancora limpida, anzi manifesta ancora la presenza di depositi, come segnalano diversi componenti del gruppo Montepastore e dintorni, e conferma Manrico Mattioli: "Si, ora l’acqua ha ancora uno spiccato sentore di disinfettante e lascia ancora dei depositi sul fondo dei contenitori. Quindi non siamo affatto ancora a posto". Sono ormai pochi gli abitanti che bevono l’acqua del rubinetto, ed anzi un gruppo di residenti ha deciso di fare eseguire a sue spese una analisi di potabilità.
La sindaca Monica Cinti spiega come il tema dell’acqua gialla sia stata trattata già nell’assemblea di frazione dello scorso maggio. "La causa della colorazione dell’acqua è da ricondursi a residui ferrosi in un tratto della condotta, che si sono generati dopo lo svuotamento di serbatoi e condotte generato dalla rottura del tubo di alimentazione a Casalecchio, che a luglio 2021 lasciò completamente senz’acqua cinque comuni tra cui anche il nostro -spiega la sindaca-Il gestore della rete è già intervenuto in più occasioni con lavaggi straordinari della tubazione e del serbatoio in seguito alle segnalazioni rispetto all’acqua gialla, sollecitato sia dai cittadini di Montepastore interessati dal problema che dall’Amministrazione Comunale, intervenuta a supporto della cittadinanza e delle attività presso Hera in diversi modi .Ad oggi il problema è stato risolto per alcuni utenti, mentre permane per altri e deriva da una condotta in acciaio non rivestito di 4 chilometri situata al di fuori della sede stradale, in zona di calanchi e su cui diventa difficile intervenire. E che Hera ha assicurato di sostituire entro quest’anno".
Gabriele Mignardi
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