D’Errico ai saluti: "Lascio al mio successore una Camera penale forte"

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Quattro anni "intensissimi" che l’avvocato Roberto D’Errico, presidente uscente della Camera penale di Bologna e del Consiglio delle Camere penali italiane, non dimenticherà. "Al mio successore – dice – lascio una Camera penale forte, organizzata, una delle più importanti d’Italia che ha contribuito a un percorso importante sia nel contesto giudiziario che sociale. Abbiamo lavorato molto sul tema carcere e sono state tante le iniziative insieme ai professori di Diritto di procedura penale della nostra Università. Ho sempre concepito un grande rapporto con il procuratore Amato, con il presidente della Corte d’Appello Drigani, con l’ex presidente del tribunale Caruso e con la reggente della Procura generale Musti". Tra i momenti citati con maggiore affetto, ai primi posti ci sono le due maratone sul carcere e sulla prescrizione. "Ma lascio anche tante criticità, come un arretrato importante nei procedimenti pendenti aggravato dal Covid, un organico insufficiente alla Sorveglianza e in Procura generale dove mancano magistrati". Nel futuro? "Continuo a fare l’avvocato, senza mediazioni, in modo trasparente e nel pieno rispetto della legge. Poi vedrò". Con D’Errico, decadono dopo due mandati anche i colleghi Chiara Rodio e Francesco Antonio Maisano. Domani le votazioni per le nuove cariche.

n.b.

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