"Diciamo basta all’usato sicuro Noi siamo il nuovo, serve un cambio di passo"

Lo sfidante Daniele Cipollini

Lo sfidante Daniele Cipollini

Lo sfidante Daniele Cipollini

Le sette domande ai candidati 1) Tema viabilità e trasporti. Quali le vostre ricette per risolvere i problemi? 2) Anche in futuro Alto Reno Terme non farà parte dell’Unione dei Comuni dell’Appennino? 3) A Porretta la tariffa dell’acqua è a consumo, a Granaglione è a forfait. Questa differenza resterà? 4) Perché cambiare il nome del comune togliendo la parola Terme? 5) Come risolvere il problema abitativo dei tanti stagionali: sanitari, insegnanti e operatori turistici? 6) Cosa pensate del piano di rilancio delle Terme? 7) 7) Fate il vostro appello agli elettori. 

1) Occorre realizzare in tempi brevi la bretella Reno-Setta. Con la chiusura del ponte Da Vinci vediamo tutti i giorni quanto sia importante collegarsi alla rete autostradale. Si dice che l’opera non sarebbe sostenibile, ma le infrastrutture si realizzano per i bisogni delle persone, come dimostrano quasi tutti gli altri esempi in Italia.

2) È ovvio che dobbiamo iniziare a considerare i confini del nostro comune allargati pur mantenendo la propria autonomia. Soprattutto per quanto riguarda il turismo serve un maggiore coordinamento sul territorio e sarebbe auspicabile una Iat sovracomunale. L’Unione sarebbe probabilmente il luogo più indicato.

3) L’amministrazione precedente si era impegnata a calmierare il costo dell’acqua per Porretta, ma questo non è avvenuto e il ruolo resta irrisolto. L’impressione è che prima o poi anche le realtà di Granaglione perderanno la loro autonomia con i tecnici di Hera che stanno già facendo alcuni rilevamenti sul territorio. Noi cercheremo di difenderla.

4) Forse ho esagerato nel dire che chi voleva togliere la parola Terme dal nostro nome non voleva bene al nostro paese. E’ chiaro che la vocazione termale del nostro territorio ci caratterizza, così come Marconi lo fa con Sasso Marconi e Morandi con Grizzana.

5) Occorre intanto verificare che tante prime case lo siano davvero e non in modo fittizio. A volte uno ha la residenza nel nostro comune per ragioni fiscali, ma di fatto abita con un coniuge da un’altra parte. Le seconde case sfitte non convengono a nessuno e, aggiungendo altri incentivi per chi affitta, potrebbero essere una valida soluzione per chi le possiede.

6) Siamo ovviamente contenti che vi sia un nuovo impegno per il rilancio delle Terme. Il problema è se la realtà che la circonda è pronta ad accogliere tutto l’indotto portato da questo rilancio. Altrimenti c’è il rischio che sia una occasione persa.

7) Senza offesa la lista concorrente si basa sull’usato sicuro. Noi non siamo una armata Brancaleone che dice che tutto quello che è stato fatto è sbagliato ma, grazie alle nostre competenze, diciamo che si poteva fare meglio. Non a caso si ci chiamiamo ’Cambio di passo’.

Massimo Selleri

 

 

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