Disabili maltrattati, le intercettazioni choc

Nell’ordinanza del gip le violenze perpetrate contro gli ospiti della struttura di Budrio: "Stai zitto o ti prendo a martellate sulle tempie"

Bologna, 29 settembre 2023 – "Se non la smetti di frignare ti prendo a martellate sulle tempie finché non stai zitto". Lasciano sgomenti i soprusi sia fisici che psichici ai danni di disabili all’interno dell’Rsa Villa Donini di Budrio, stando a quanto ricostruito nell’ordinanza firmata dal gip Sandro Pecorella. Presunti soprusi per cui dodici operatori sanitari, a seguito dell’indagine dei carabinieri di Molinella e dei Nas di Bologna, sono stati sottoposti alla misura dell’interdizione per un anno dalla professione.

Intercettazioni choc dell'inchiesta sui maltrattamenti nella Rsa di Budrio, a Bologna
Intercettazioni choc dell'inchiesta sui maltrattamenti nella Rsa di Budrio, a Bologna

La struttura privata e gestita dalla Cooperativa Dolce, estranea alla vicenda, da fiore all’occhiello del territorio è passata in pochi giorni ad essere definita come una "casa degli orrori".

Tutti quelle piccole ferite ed ecchimosi che i parenti notavano sugli ospiti appaiono, dunque, molto di più di cadute accidentali come veniva riferito dagli operatori sanitari all’epoca: stando alle carte dell’indagine, solo nel 2022, sono stati necessari 83 accessi al pronto soccorso locale per lesioni di vario genere su una decina di ospiti dell’Rsa.

Il vaso di Pandora è stato scoperchiato da un cittadino che, il 18 gennaio scorso, ha ripreso una operatrice sanitaria che, trasportando un disabile in carrozzina, lo picchiava con violenza sul capo.

"Si riteneva a quel punto necessario attivare un sistema di intercettazioni telefoniche e video ambientali all’interno della struttura", scrive il gip Pecorella. Operatori che afferrano al collo pazienti e gli dicono che "se non riescono a deglutire da soli allora si soffocheranno", disabili trascinati per un braccio, ma anche pazienti, inquadrati dalle videocamere piazzate dai carabinieri, lasciati seminudi stesi a terra, dopo che sono caduti, e riempiti di improperi e offese: "Li devi intimidire questi str... Finché non li hai intimiditi continueranno a romperti le p...". L’ordinanza del gip evidenzia anche come alcuni operatori tendessero a somministrare calmanti agli ospiti della struttura pur di non aver problemi: "Questo è per quella lì. Le porto la Coca Cola e il Talofen - si legge nei documenti – così se ne va a fare la sua visita (e poi viene mimata con le braccia una persona distesa dormiente a letto)".

"Si comprende come gli indagati abbiano ripetutamente minacciato e maltrattato i pazienti, persone del tutto incapaci di difendersi – conclude il gip –. Si evidenzia inoltre come siano molteplici gli operatori che mettevano in essere queste condotte vessatorie, tanto che sembrerebbe che tale clima lavorativo venisse accettato e ritenuto ‘lecito’ tra i dipendenti della struttura".

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