Bologna e Modena, la disfida del tortellino

Assaggiatori bendati giudicheranno quale sia il migliore: domani 130 commensali chiamati dalla Dotta Confraternita sotto le Torri

Tortellini (FotoSchicchi)

Tortellini (FotoSchicchi)

Bologna contro Modena (e Castelfranco) e in mezzo, nemmeno servirebbe specificarlo, la supremazia del tortellino dell’una o dell’altra città. Ecco la sfida più accattivante di sempre, che supera di gran lunga i duelli dei cavalieri medievali o le challenge di più contemporanea genitura. Se nell’una o nell’altra cornice, talvolta qualcuno ha il coraggio di tirarsi indietro, davanti all’ombelico di Venere non vi è mai alcun vile fellone. Lo sa bene il Gran Prevosto della Dotta Confraternita del Tortellino, Alberto Salvadori, che ha pensato di risvegliare gli animi dei confratelli, organizzando per domani sera, nella elegante cornice di Villa Benni in via Saragozza a Bologna, una disfida del tortellino tra Modena e Bologna.

Con il pressing di Castelfranco, che ne rivendica la primogenitura. Per la città della Ghirlandina preparerà i tortellini la chef Anna Maria Barbiere dell’Antica Moka, per la Dotta gareggerà Silvano Librenti, chef del Diana dove tante volte la confraternita si è riunita e dove, tra l’altro, è nata. 

"Ci incontriamo tre o quattro volte all’anno – racconta il Gran Prevosto - e mio compito è quello di far sì che le serate abbiano un certo appeal, quindi è stata questa un’idea per movimentare la serata".

E prosegue: "Conosco molto bene l‘ambiente modenese perché produco il Lambrusco in provincia di Modena e avverto sempre questa costante rivendicazione secondo cui il loro tortellino è più buono, nasce nel modenese e quindi tutto ciò che noi facciamo è per usurpare la loro posizione, in più tirano sempre fuori la storia della battaglia di Zappolino di 700 anni fa e la Secchia rapita… ho ascoltato, preso atto e ho deciso di mettere la parola fine alla diatriba invitando i modenesi… arriveranno in cinquanta da Modena e in totale saremo 130 commensali".

Insomma, la Dotta Confraternita cerca una riconciliazione e per fare le cose in maniera serissima ha coinvolto due notai, il dottor Guido Vellani di Modena e il ‘locale’ dottor Stefano Ferretti che, appostati nelle cucine, garantiranno la regolarità della sfida per evitare una fuga di notizie sulla provenienza dei tortellini che si assaggeranno alla cieca. C’è da dire, comunque, che il tortellino sarà innaffiato con il Lambrusco e questo è già un punto a favore per i modenesi: la paternità del miglior vino da turtlén.  

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