Dompé, prima azienda in campo "Tagliati costi e tempi della ricerca"

La casa farmaceutica ha prenotato un milione di ore di calcolo. Ubertini (Cineca): "Tante ricadute importanti". Floridi: "Strumento fondamentale per ridurre il livello di incertezza in politica, ecologia, salute e lavoro"

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La Dompé, fra le principali case biofarmaceutiche italiane, è la prima azienda privata a firmare un accordo per utilizzare la potenza di calcolo del supercomputer ‘Leonardo’ per le proprie ricerche. "Testimonianza dei molteplici possibili utilizzi del supercalcolo nel mondo dell’industria", commenta Francesco Ubertini, presidente del Cineca, siglando l’intesa con Sergio Dompé, presidente della società. La Dompé – cha ha ‘prenotato’ un milione di ore di calcolo – sfrutterà ‘Leonardo’, per esempio, "per tagliare tempi e costi dello sviluppo di nuovi farmaci e accelerare la ricerca di risposte alle pandemie" attraverso la sua piattaforma Exscalate, che combina intelligenza artificiale e supercalcolo.

L’accordo con la casa farmaceutica milanese, spiega Ubertini, "dimostra che le ricadute delle applicazioni del supercalcolo sono già molto più vicine alla nostra vita di quello che pensiamo". Oggi, conferma Dompé, "le tecnologie di calcolo ad alte prestazioni, Intelligenza artificiale e Big Data sono ormai uno degli strumenti fondamentali di Ricerca e sviluppo".

Ma, raccomanda l’imprenditore, "condizione fondamentale e indispensabile per favorire lo sviluppo della ricerca biomedica, a vantaggio di tutti, è e sarà la collaborazione fra pubblico e privato".

In questo caso, spiega Ubertini, "il valore aggiunto della collaborazione viene dai gruppi di lavoro misti fra gli specialisti del Cineca e i ricercatori di Dompé". E l’utilizzo di ‘Leonardo’ "rafforza questi mini-centri di ricerca congiunta".

Per Roberto Viola – direttore generale Reti di comunicazione della Commissione europea – con l’arrivo di ‘Leonardo’ "Bologna può diventare la Silicon Valley d’Europa". Da nessun’altra parte "c’è la concertazione che c’è qui. Per questo investiremo ancora su Bologna", assicura. Ricordando che quello su ’Leonardo’ "è l’investimento più rilevante in infrastrutture scientifiche fatto dall’Ue in Italia".

Il supercalcolo, spiega Luciano Floridi – docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Unibo, presidente del Comitato scientifico internazionale dell’Ifab, fondazione che fa da ‘ponte’ fra le risorse del Tecnopolo e il mondo delle aziende – "è strumento fondamentale per ridurre il livello di incertezza nelle scelte in settori come politica, ecologia, salute, lavoro, opere pubbliche, investimenti. Fornisce ed elabora una quantità straordinaria di informazioni, che aiutano a prendere la migliore decisione possibile".

Luca Orsi

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