Don Arrigo Chieregatti, addio al prete ‘esiliato’ sull’Appennino

Teologo, pedagogista e psicologo, era parroco di Pioppe di Salvaro. Fu impegnato nella cooperazione internazionale e nel dialogo fra religioni

Don Arrigo Chieregatti

Don Arrigo Chieregatti

Vergato (Bologna), 12 gennaio 2024 – Chi lo conosceva lo ricorda anche come "prete scomodo" e al tempo stesso "testimone di apertura ed ecumenismo nella Chiesa bolognese". Così era don Arrigo Chieregatti, uno dei decani della chiesa di Bologna, il 18 novembre aveva compiuto 90 anni, parroco di Pioppe di Salvaro: è morto dopo un periodo passato alla Casa del Clero di Bologna.

Era malato "a causa di una grave patologia", ed è stato "una delle figure più importanti della Chiesa Bolognese", dice Alessandro Alberani, ex segretario della Cisl di Bologna che conobbe don Arrigo a metà degli anni 70. "Don Arrigo – scrive Alberani in una nota – è stata una delle figure più importanti della Chiesa Bolognese, un prete scomodo mandato dai vertici di via Altabella in esilio nella montagna bolognese dov’è divenuto un faro per la Chiesa aperta alla società, alle altre religioni, alla cooperazione, alle diversità, al mondo del lavoro. Molti preti conservatori quando si parlava di Don Chieregatti lo apostrofavano come il comunista, l’islamico, il modernista, l’originale". Per Padre Benito Fusco "Don Arrigo Chieregatti è andato nel respiro di Dio".

Studi in teologia alla Cattolica di Milano, pedagogista e psicologo, assistente diocesano della Fuci, direttore della rivista Jesus Caritas, l’amicizia con l’Abbe Pierre, impegnato nella cooperazione internazionale in particolare nella guerra di Bosnia, professore all’Università di Bologna e di Phnom Penh in Cambogia.

Per il deputato Pd Andrea De Maria don Arrigo è stato "un uomo straordinario. Di grandissima cultura e umanità. Un maestro di vita per tanti. Per me davvero un caro amico". Anche il sindaco metropolitano Matteo Lepore, esprimendo le condoglianze alla Chiesa di Bologna a nome della città, lo ricorda: "Bologna perde una persona di grande umanità e valore da cui ha imparato molto".

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