Bologna, adescate sui social. Donne sposate nell'inferno di stupri e ricatti

Violenza sessuale di gruppo ed estorsione: due uomini in carcere, obbligo di dimora per un terzo. Cinque le vittime accertate, una ha sborsato 40mila euro

Violenza sessuale

Violenza sessuale

Bologna, 10 dicembre 2019 - Violenza sessuale di gruppo ed estorsione: queste le accuse pesantissime che il pm Marco Imperato contesta a tre persone, due delle quali finite alle Dozza (per il terzo obbligo di dimora). Le vittime accertate sono cinque donne, tutte residenti in provincia, anche se il numero potrebbe modificarsi nelle prossime ore.

L'inchiesta, dei carabinieri del Radiomobile di san Giovanni e delle stazioni di Crevalcore e Sant'Agata Bolognese, è partita lo scorso luglio dopo la denuncia di una delle donne, spinta dall'ex marito. Da lei poi gli inquirenti sono arrivati all'identità dei tre: un bolognese di 25 anni, un napoletano di 32 (entrambi in manette su ordine di custodia cautelare firmata  dal gip Domenico Truppa) e un cittadino di origini turche di 30 anni. Secondo le accuse, dopo aver 'agganciato' le donne (quasi tutte sposate e con figli) sui social, e averle conosciute di persona, sarebbero iniziate le violenze. Prima alcuni rapporti consenzienti, poi le minacce di divulgare le relazioni extraconiugali. Per evitarlo, ecco la richiesta estorsiva: soldi e oggetti preziosi.

In un caso una donna è stata costretta a sborsare fino a 40mila euro. I carabinieri hanno inoltre accertato due casi di violenza sessuale: una di gruppo, tra le campagne di Bologna, l'altro in un'abitazione dove avrebbe preso parte solamente uno dei tre indagati. Le vittime hanno tutte tra i 35 e i 45 anni. 

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