di Monica Raschi
Un viaggio di oltre duemila chilometri, da Kiev fino a Bologna. Un viaggio disperato per portare in salvo la bambina che portava in grembo e l’altra figlia di tre anni. Poi dopo quattro giorni l’arrivo a Bologna e la corsa al Sant’Orsola dove Viktoria Mykolaienko, 34 anni, ha dato alla luce Monika, 3.8 chili di energia e speranza.
Come sta Viktoria?
"Sto bene, stiamo bene. Qui siamo in salvo"
Cosa succedeva a Kiev quando siete partite?
"Bombardavano in continuazione. Noi abitavamo vicino all’aeroporto di Kiev: lo hanno distrutto".
Suo marito è rimasto là?
"Sì, Aleksandr è restato a difendere la nostra terra. E poi gli uomini non possono lasciare il Paese, altrimenti sono considerati disertori".
Lo sa dove si trova in questo momento Aleksandr?
"Sì, è vicino a Kiev: stanno combattendo lì".
Lei ha un’altra bambina: dov’è ora?
"A casa qui a Bologna con la zia Lidiya. Noi siamo felici di essere qui da voi: qui non c’è pericolo".
La piccola Monika si fa sentire con uno strillo: è tempo di lasciarla alla sua mamma e alla sua cena.
Il professor Gianluigi Pilu è il direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e Medicina dell’Età prenatale del Policlinico e conferma "che stanno entrambe bene. E’ stato un parto naturale, senza problemi. Sappiamo che c’è un’altra donna in gravidanza che arriverà qui da noi nei prossimi giorni e noi saremo qui, come sempre".
Madre e figlia saranno dimesse oggi dall’ospedale.
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