Fondazione Carisbo, le nomine. Pupi Avati entra nell’Assemblea

Sette nuovi ingressi e una conferma: oltre al grande regista spicca la Soprintendente Francesca Tomba

"Il mio primo libretto di risparmio me lo regalò mio nonno, avrò avuto 13-14 anni. Quindi possiamo dire che, con Carisbo, oggi nel gruppo Intesa San Paolo, c’è un rapporto che dura da settant’anni....". Così il grande regista bolognese Pupi Avati, 85 anni, commenta la decisione della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna di nominarlo nell’assemblea dei soci elettivi.

"Una nomina prestigiosa nella Fondazione di un istituto che, per tanti bolognesi, rappresenta la banca della città. Ringrazio chi ha pensato a me", continua il regista e produttore cinematografico, impegnato in questi giorni nelle riprese del suo nuovo film. Un tassello, quello di far parte di un organismo di una Fondazione bancaria – importante volano per finanziare e far crescere progetti sociali, culturali e di welfare sul territorio bolognese – che mancava ad Avati, maestro del cinema che ha spaziato tra tantissimi generi.

In tutto sono sette i nuovi membri (più un ottavo, ma si tratta di una conferma) dell’assemblea guidata da Giorgio Cantelli Forti, che ha il compito di vigilare sull’osservanza dei valori e dei principi ispiratori della Fondazione.

L’organo – si legge sul sito della Fondazione – esprime pareri sulle modifiche statutarie, sul bilancio, sui documenti programmatici, sullo scioglimento della Fondazione o sulla sua fusione, trasformazione o incorporazione in altri enti. Fanno parte dell’Assemblea in qualità di soci di diritto, il rettore dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Giovanni Molari, e l’Arcivescovo metropolitano di Bologna, Matteo Zuppi, per il tempo del loro mandato, oltre al Presidente Onorario della Fondazione, Gianfranco Ragonesi.

A fianco del cineasta bolognese (che, tra l’altro, ritrova nell’assemblea il collega Giorgio Diritti, nominato esattamente un anno fa), ci sono altri esponenti di spicco della città, che rappresentano altri settori dell’economia o del sapere.

A partire da Francesca Tomba, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Poi c’è Daniela Baesi, dottore commercialista e revisore legale e componente del Collegio dei Revisori della Fondazione; Nicola Mazzacuva, avvocato cassazionista iscritto al Foro di Bologna, professore ordinario di Diritto Penale nella facoltà di Giurisprudenza dell’Alma Mater Studiorum e, dal gennaio 2023, Presidente del Consiglio nazionale delle Camere Penali; Gianluca Lelli, capo Area Economica Coldiretti, presidente dell’Ager, e membro del Consiglio di Amministrazione del gruppo Bf; Paola Meletti, commercialista e professionista presso l’omonimo studio, sindaco e revisore contabile di società di capitali, in particolare di Pmi industriali, oltre a consorzi e cooperative, e infine Davide Servadei, maestro d’arte con specializzazione in restauro della ceramica a Faenza presso l’azienda di famiglia, la storica Bottega d’Arte Ceramica Gatti e Presidente di Confartigianato Emilia-Romagna. L’Assemblea dei soci ha inoltre confermato per un secondo mandato Ermanno Martucci, già primario dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, giunto al termine del primo mandato.

Andrea Bonzi

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