Bologna, Fondovalle chiusa al Paleotto per il cantiere

Il verdetto dal confronto tecnico fra le istituzioni sui lavori del Nodo di Rastignano. L’annuncio ufficiale ai cittadini il 15 novembre

Il cantiere del Nodo di Rastignano sulla sponda sinistra del Savena al Parco del Paleotto

Il cantiere del Nodo di Rastignano sulla sponda sinistra del Savena al Parco del Paleotto

Pianoro (Bologna), 10 novembre 2022 - Chiudere o non chiudere la Fondovalle Savena, nel primo tratto pianorese a Rastignano, in vista dei lavori per il secondo lotto del Nodo? Questo il dilemma che aleggia da giorni in paese. A seguito di una riunione tecnica tra istituzioni la decisione pare sia stata presa: per consentire lo svolgimento del cantiere, già in corso da un mese, "la Fondovalle Savena verrà chiusa nel tratto tra il ponte Bailey e il parco del Paleotto", dove sarà comunque mantenuto l’accesso per i residenti. Questo quanto riferito dai consiglieri leghisti di Rastignano e Bologna, Alessandro Russo e Matteo Di Benedetto.

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Nonostante il sindaco di Pianoro Franca Filippini e la Città Metropolitana non abbiano voluto confermare questa decisione, in vista di un’assemblea con i cittadini in programma il 15 novembre, residenti e forze politiche si stanno già muovendo per far sì che, a chiusura avviata, tutto il traffico non si riversi ulteriormente sulle già tanto congestionate via Nazionale-via Andrea Costa. A parlare di possibili soluzioni, e in particolare della proposta di aprire il primo tratto del Nodo a doppio senso, come le opposizioni locali di San Lazzaro e Pianoro chiedono già da anni, sono i consiglieri dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna.

Tutto è partito dalla istanza, approvata all’unanimità, di Valentina Castaldini di Forza Italia. "Aprire a doppio senso di marcia il primo stralcio del Nodo di Rastignano", questa la risoluzione presentata da Castaldini ed emendata dal Partito democratico. L’emendamento a firma dei consiglieri Giuseppe Paruolo, Andrea Costa e Stefano Caliandro ha garantito l’approvazione all’unanimità dalla commissione Territorio e Ambiente presieduta da Stefano Caliandro. "Questo documento è un esempio di collaborazione tra maggioranza e minoranza, ora spero che i Comuni interessati ratifichino questa scelta e ai cittadini sia permesso di percorrere a doppio senso di marcia il primo stralcio del Nodo di Rastignano – spiega Castaldini –, spero che i sindaci di Bologna, Pianoro e San Lazzaro ascoltino il senso di questa risoluzione e le richieste dei loro cittadini".

Sulla stessa linea Paruolo, che ricorda come "si stia parlando di un asse viario che non riguarda solo i residenti, ma tutti i cittadini che vogliono raggiungere la montagna dalla pianura e viceversa: servirà una fase di studio, ma il senso della risoluzione è chiaro". Netta la posizione di Michele Facci (Lega), che ricorda come "aprire a doppio senso di marcia il nodo è un fatto di buon senso e di buona amministrazione, la scelta delle amministrazioni comunali interessate di aprire a senso unico una strada costruita a doppio senso è un controsenso che abbiamo denunciato da sempre e ora va risolto".

 

 

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