Roma, 11 febbraio 2015 - Sì ai domiciliari per Annamaria Franzoni, la donna condannata a 16 anni di reclusione per l'omicidio del figlioletto Samuele avvenuto il 30 gennaio 2002 a Cogne. Questa la richiesta del pg di Cassazione Francesco Salzano che ha sollecitato davanti alla prima sezione penale della Suprema Corte, con requisitoria scritta, il rigetto del ricorso della Procura di Bologna presentato contro la decisione del tribunale di sorveglianza del capoluogo emiliano di concedere a Franzoni gli arresti domiciliari.
Il verdetto dei supremi giudici è atteso tra stasera o domani. Franzoni, condannata in via definitiva nel 2008, è stata detenuta nel carcere della Dozza fino allo scorso 26 giugno: da allora, dopo la decisione della Sorveglianza, sta scontando la pena ai domiciliari nella casa di famiglia a Santa Cristina di Ripoli, sull'Appennino bolognese, con il marito e i due figli. Può allontanarsi per qualche ora al giorno dalla sua abitazione, ma non dal territorio e, in particolare, non puo' tornare a Cogne.
Fonte Agi
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