Fugge di casa: "Voglio vivere all’occidentale"

È fuggita di casa dopo una lite con i genitori, a quanto pare legata anche alla sua ’distanza’ culturale da loro, di nazionalità bengalese, che la volevano più legata alle loro tradizioni mentre lei, cresciuta in Italia, preferiva quelle occidentali. Così, dopo che gli agenti dell’Ufficio minori della Divisione anticrimine agli ordini di Silvia Gentilini sono riusciti a rintracciare la ragazza di 17 anni con un intervento mirato e tempestivo, la giovane è stata affidata alla tutela dei Servizi sociali, in attesa di ulteriori approfondimenti per verificare la situazione della sua famiglia.

L’adolescente era scappata di casa spegnendo il telefonino, che però ha portato con sé. È stato anche grazie allo strumento se alla fine è stata rintracciata nel giro di poco tempo, sana e salva, dopo l’attività di indagine lampo della polizia, dopo la denuncia di scomparsa della madre.

Gli agenti hanno innanzitutto avviato le ricerche della minore in città, poi si sono attivati per acquisire il maggior numero possibile di dettagli su di lei e sulle circostanze della sua scomparsa: non solo la descrizione fisica e del suo abbigliamento, ma hanno raccolto anche informazioni sulle sue abitudini e sul contesto familiare, tenendosi nel frattempo in costante contatto con i familiari per acquisire in tempo reale ogni notizia utile a rintracciarla.

Alla fine, dati i potenziali rischi a cui la ragazzina era esposta, essendo rimasta lontana da casa, sola, per più di ventiquattro ore, l’Anticrimine è intervenuta tracciandone l’utenza del cellulare, scoprendo che risultava registrato in un’altra città della regione. All’ennesimo tentativo di telefonarle, la minorenne ha infine risposto, confermando di trovarsi in quella città; dopo una lunga chiacchierata con una poliziotta dell’Ufficio minori, è stata convinta a tornare a Bologna, dove infine è stata ritrovata, nei pressi della sua scuola.

La ragazzina, dopo essere stata ascoltata in forma protetta, con l’ausilio di personale specializzato, ha riferito di essere da tempo vittima di episodi di maltrattamenti da parte della sua famiglia e perciò, in attesa degli esiti di verifiche e approfondimenti investigativi mirati, è stata affidata ai servizi sociali.

"È una delle tante attività su minori scomparsi o allontanati da famiglie o centri accoglienza di cui l’Anticrimine si occupa ogni giorno, e vogliamo ribadirlo soprattutto nella Giornata internazionale dei bambini scomparsi (ieri, ndr) – spiega il dirigente Gentilini –. È un fenomeno in crescita in città, non riguarda certo solo i minori stranieri. Il numero di giovani autori o vittime di reati aumenta, e il nostro compito è anche quello di accoglierli, comprendendo e approfondendo le singole situazioni senza mai trattarle con protocolli automatici o con superficialità. Si possono rivolgere a noi senza diffidenza".

f. o.

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