Furti hi-tech sui trattori, bandito finisce nella rete

Il 29enne, originario della Romania, è stato arrestato dai carabinieri. Sarebbe un membro di un gang dedita al traffico internazionale

Medicina, 27 dicembre 2023 – Arrestato un rumeno che aveva rubato, con un complice suo connazionale, mezzi e strumenti di navigazione ad alta tecnologia in aziende agricole di Medicina, Castel Maggiore e San Giovanni in Persiceto.

Si tratta di guide satellitari (che sono in sostanza guide parallele) che vengono utilizzate durante le lavorazioni dei campi. Dispositivi che guidano in autonomia il trattore nel perimetro dell’area di lavoro.

L’indagine è di competenza dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna
L’indagine è di competenza dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna

Furti messi a segno circa tre anni fa. E l’altro giorno il rumeno, 29 anni, residente a Bologna, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica.

L’accusa è quella di furto aggravato in concorso. Il 29enne è stato raggiunto a casa dagli Uomini della Benemerita, che hanno dato esecuzione alla stessa ordinanza del Tribunale di Bologna, divenuta definita dopo l’inammissibilità del ricorso che l’indagato aveva promosso per Cassazione. Il 29enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Mentre circa un paio di settimane fa, il complice, un 39enne rumeno, era stato preso in consegna sempre dai carabinieri di Bologna all’aeroporto di Roma Ciampino, dove era atterrato con un volo proveniente da Bucarest.

L’uomo era ricercato nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna per furto aggravato in concorso di mezzi e strumenti di navigazione ad alta tecnologia che erano stati rubati appunto in aziende agricole del Bolognese. Ed era stata emessa a suo carico un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare con strumento elettronico nei confronti del 39enne, in quel momento irreperibile.

Ma grazie al Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (di cui fa parte anche l’Arma dei carabinieri) e al Supplementary information request at national entries, è stato possibile rintracciare il 39enne a Bucarest. Ed estradarlo in Italia per essere messo a disposizione dell’autorità giudiziaria italiana.

Ma non solo perché il rumeno era stato arrestato, e portato al carcere di Rebibbia a Roma, anche per un altro mandato di arresto europeo emesso dalle autorità danesi per fatti analoghi commessi in quel Paese.

p. l. t.

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