Zola Predosa, quindici furti in sei anni. “Non c’è più niente”

I cartelli affissi nel distributore di benzina sulla nuova Bazzanese. Il gestore: “Manteniamo i delinquenti”

Luigi Mazzetti con il cartello fuori dalla stazione di servizio sulla nuova Bazzanese (Mignardi)

Luigi Mazzetti con il cartello fuori dalla stazione di servizio sulla nuova Bazzanese (Mignardi)

Zola Predosa (Bologna), 5 marzo 2017 – «Con questo fanno quindici furti in sei anni e francamente non so più se valga la pena di continuare...». Cambia le parole, ma il contenuto del messaggio di Luigi Mazzetti è lo stesso affidato ai due cartelli affissi davanti all’ingresso del bar-tabacchi di servizio al distributore Ip lungo la nuova Bazzanese, in territorio di Zola. ‘Per i prossimi non c’è più niente’, chiarisce per iscritto il gestore di una stazione di servizio aperta da poco più di sei anni e già visitata per quindici volte dai predoni. E nelle notti fra mercoledì e venerdì hanno assestato un uno-due difficile da incassare senza barcollare.

«La prima notte hanno scassinato il deposito che abbiamo lì dietro dove teniamo tutti i materiali di servizio. Hanno tagliato le inferriate e scassato tutto, portato via tutto quello che può avere un valore... – racconta esasperato e sfinito Luigi Mazzetti –. Colpo numero quattordici e si era nell’ordinaria amministrazione: vengono da dietro, dai campi. Tagliano la rete ed entrano nel piazzale e poi scassinano tutto, al solito fanno più danno che resto...».

E invece non era finita perché la notte seguente forse la stessa banda è tornata a colpire sullo stesso luogo e stavolta sono stati altri dolori perché forzando e tagliando le inferriate sulla finestra del retro del bar-tabaccheria sono riusciti a mettere le mani sulle sigarette per un valore di oltre 2mila euro e sulle schedine del ‘gratta e vinci’ per oltre 2mila 500 euro.

«Quello che ci fa pensare è che le sigarette ce le avevano consegnate, guarda a caso, il mattino stesso e che l’allarme, collegato con l’istituto di vigilanza, non ha funzionato», aggiunge Mazzetti. Con mazze e flessibili da metallo i malviventi sono poi riusciti a scassinare anche la cassa del self service dalla quale hanno prelevato tutti i contanti. Insomma una razzia che in totale vale oltre 5mila euro, senza conteggiare i danni materiali. Le telecamere di videosorveglianza hanno registrato buona parte delle azioni della banda composta da almeno due persone che hanno agito col volto travisato, sono entrate ed uscite a piedi dalla campagna senza suscitare alcun allarme e senza essere visti da nessuno. «Il momento economico è già difficile per conto suo. Facciamo tutto il possibile per dare un buon servizio agli automobilisti, un buon ristoro e un presidio – aggiunge il figlio Mattia –, ma francamente non so se ne valga più la pena, se dobbiamo lavorare per mantenere questi delinquenti!», concludono i Mazzetti ,che hanno raccolto la solidarietà del sindaco Fiorini e dell’assessore Ansaloni.

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